Los Angeles Lakers hanno interrotto la serie di vittorie degli Houston Rockets, fermatisi a quattordici successi consecutivi. Impresa incredibile della franchigia gialloviola, capace di espugnare il Toyota Center grazie ad una prestazione efficace dell’intero collettivo.

Spicca in particolar modo il rendimento esplosivo di Kyle Kuzma, protagonista di una serata da ricordare a lungo. Il rookie, scelto con la chiamata numero 27 dai Lakers (che hanno ricevuto la ventisettesima scelta dai Brooklyn Nets insieme a Brook Lopez nell’ambito della trade che ha portato D’Angelo Russell e Timofej Mozgov a compiere il percorso inverso), sta vivendo un inizio di stagione a dir poco straordinario, con numeri impressionanti e un apporto più che significativo alla causa gialloviola.

 

Nella partita persa per 122-113 contro i Phoenix Suns in casa lo scorso 18 novembre, il prodotto di Utah ha fatto registrare il suo career high di 30 punti, per poi trascinare, quattro giorni più tardi, i suoi al successo interno per 103-94 contro i Chicago Bulls, risultando il migliore della squadra per punti (22) e assist (5, a pari merito con Brandon Ingram). Nella prima sfida stagionale contro gli Houston Rockets allo Staples Center, inoltre, Kuzma è risultato uno dei migliori della formazione losangelina, facendo registrare una doppia doppia da 22 punti e 12 rimbalzi, quindi ha permesso ai suoi Lakers di mettere in difficoltà i Golden State Warriors, arrendendosi soltanto all’overtime (25 punti per lui).

 

Nella notte di ieri, i Los Angeles Lakers sono tornati a vincere dopo tre sconfitte consecutive, battendo gli Houston Rockets in trasferta per 122-116. Mattatore della serata risulta proprio Kyle Kuzma, che con una prestazione leggendaria, soprattutto per un rookie, mette in mostra tutto il suo potenziale e centra il suo career high per punti, siglandone ben 38 con percentuali decisamente incredibili: 70,6% al tiro (12/17), 70% da tre e dalla lunetta (7/10 in entrambi i casi), guadagnandosi la palma di migliore in campo. Il suo talento è risultato a tratti incontenibile per la difesa dei Rockets, che ha fatto fatica a limitare un giocatore in forma smagliante, quasi infallibile, capace di chiudere il primo quarto con 24 punti e una percentuale di 100% al tiro.

 

Al di là delle statistiche e dei numeri, che danno soltanto in parte l’idea di quanto Kuzma sia già imprescindibile per i Lakers, il rookie sta impressionando per la facilità con cui riesce a rendersi decisivo dopo partita, dimostrando una naturalezza piuttosto insolita per un giocatore che fino a pochi mesi fa poteva soltanto sognare di far parte di una squadra NBA. Il suo grande obiettivo si è realizzato nel Draft tenutosi lo scorso 23 giugno al Barclays Center di Brooklyn, con i Los Angeles Lakers che lo hanno scelto con la ventisettesima chiamata del primo turno. Dopo poche partite si è avuto modo di constatare che Kuzma sia uno dei rookie migliori per rendimento e facilità di adattamento ai ritmi della lega, ben diversi da quelli del college.

 

La sponda gialloviola di Los Angeles può sorridere e guardare con fiducia al futuro: Kuzma in poco tempo è diventato un giocatore sensazionale, un giovane talento che sa gestire la pressione nei clutch moments ed ha una personalità e un carisma fuori dal comune per una matricola. Con la dovuta cautela, in questo momento l’ala classe ’95 appare in grado di diventare uno dei giocatori più influenti della lega nel più breve tempo possibile. Di sicuro, i Lakers e i loro tifosi si stanno stropicciando gli occhi di fronte a un talento così cristallino, uno di quelli cui affidarsi maggiormente per riportare la seconda franchigia più vincente di sempre agli antichi splendori.