Si riaccendono le voci sul possibile trasferimento di Paul George ai Los Angeles Lakers. In occasione della sfida vinta da Oklahoma ai danni dei gialloviola, infatti, PG13 ha risposto alle domande dei giornalisti in merito al mancato approdo alla franchigia losangelina, che lo aveva a lungo cercato nel corso della free agency prima che il giocatore passasse ad OKC

 

“Nessun rimorso per il mancato passaggio ai Lakers, anche se ovviamente mi avrebbe fatto piacere giocate per la squadra della mia città. Chiedete al 70-80% dei giocatori della lega se gli piacerebbe giocare per la franchigia della loro città natale. È tutto quello che ho detto”.

Queste le dichiarazioni in conferenza stampa di Paul George, che la scorsa estate ha lasciato gli Indiana dopo sette anni per accasarsi agli Oklahoma City Thunder. Questi ultimi hanno battuto la concorrenza di numerose franchigie che avrebbero fatto carte false per averlo, tra cui Cleveland CavaliersHouston RocketsBoston Celtics e, appunto, i Los Angeles Lakers.

 

Il suo avvio stagionale è stato tutt’altro che semplice, complice anche il fatto che finora sia stato abituato ad essere il leader della sua squadra e non a convivere con altre due superstar, quali l’MVP della scorsa regular season Russell Westbrook e l’ex New York Knicks Carmelo Anthony, altro pezzo pregiato del mercato di OKC. L’ala classe ’90, però, ha posto rimedio in poco tempo al suo inizio piuttosto altalenante, riuscendo a mostrare segnali di crescita partita dopo partita ed aumentando sempre di più le proprie medie (20,7 punti, 5,4 rimbalzi e 3 assist a partita).

 

Nonostante il leader indiscusso della squadra sia Russell Westbrook, Paul George è riuscito fin qui a mettere in mostra le sue enormi potenzialità tecniche e, soprattutto, la sua personalità da vero campione, adattandosi in maniera più che positiva ad una nuova realtà, piuttosto diversa da quella cui era stato abituato negli anni precedenti. Ad Indiana, infatti, aveva la maggior parte delle responsabilità, nel bene e nel male, mentre ad Oklahoma è uno dei tre fuoriclasse del Big Three messo insieme dal gm Sam Presti.

 

Il suo contratto con i Thunder scadrà al termine di questa stagione, ragion per cui le voci che lo vorrebbero ai Los Angeles Lakers non hanno smesso di diffondersi, nemmeno dopo il suo passaggio dai Pacers ad OKC in cambio di Victor Oladipo e Domantas Sabonis. E, mentre i tifosi di Oklahoma sperano che PG13 migliori sempre di più e si trovi talmente bene con loro da decidere di restare anche dopo la scadenza del contratto, quelli dei Lakers sognano un suo arrivo per tornare ad ammirare una stella e (perché no?) convincere anche LeBron James a firmare per i gialloviola, in modo da renderli nuovamente competitivi per la lotta all’anello.

 

Dopo aver vinto il titolo in sette avvincenti partite contro i Boston Celtics nel 2009-2010, i Lakers sono stati protagonisti di un lento ma inesorabile declino, iniziato con il mancato approdo ai playoff nel 2014 e culminato col ritiro del leggendario Kobe Bryant, avvenuto nel 2016. I gialloviola hanno intenzione di tornare ai fasti d’un tempo al più presto e per farlo hanno bisogno di giocatori del calibro di Paul George, insieme al quale potrebbe arrivare anche DeMarcus Cousins, la cui permanenza ai New Orleans Pelicans è tutt’altro che scontata. Ai Lakers viene accostato da tempo anche LeBron James, ma è ancora troppo presto per capire se le tre stelle decideranno di trasferirsi in California. Quel che è certo è che con un Big Three del genere e i tanti giovani talenti presenti nel roster (Kuzma, Ball, Ingram, Hart), i Lakers avrebbero tutte le carte in regola per tornare a dominare la lega.