La vittoria contro gli Indiana Pacers sembra aver scacciato via i fantasmi della crisi. Trascinati dal solito LeBron James (ottava tripla doppia della stagione con 26 punti, 11 assist e 10 rimbalzi), ma anche dai vari J.R. Smith (23 punti), Tristan Thompson e Kevin Love (entrambi in doppia doppia, rispettivamente da 10 punti e altrettanti rimbalzi e 10 punti e 13 rimbalzi) e dagli ottimi impatti dalla panchina di Derrick Rose e Jeff Green (rispettivamente 14 e 11 punti), i Cleveland Cavaliers sono tornati a sorridere dopo dieci sconfitte nelle ultime tredici partite disputate. L’ossatura della squadra sembra essere più stabile, anche se la franchigia dell’Ohio potrebbe comunque recitare un ruolo di primo piano sul mercato prima della trade deadline, fissata per il prossimo 8 febbraio.

Tante sono le indiscrezioni di mercato che vedono Cleveland come protagonista: i Cavs, del resto, sono una delle favorite per la vittoria del titolo, anche se per contrastare lo strapotere dei Golden State Warriors e primeggiare per il quarto anno consecutivo ad Est servirà giungere all’appuntamento nelle migliori condizioni possibili. Ecco perché il general manager Koby Altman potrebbe rinforzare il roster a disposizione di coach Tyronn Lue con alcuni elementi che renderebbero più competitivi e compatti i Cavaliers. In questo senso, il nome maggiormente accostato alla franchigia dell’Ohio è quello di DeAndre Jordan, che i Los Angeles Clippers potrebbero cedere a fronte di un’offerta che li soddisfi. Nonostante siano in orbita playoff, infatti, i losangelini stanno iniziando un graduale processo di ricostruzione e potrebbero accettare volentieri la scelta dei Brooklyn Nets posseduta dai Cavaliers, insieme ad una contropartita tecnica (potrebbe trattarsi di J.R. Smith).

Con l’infortunio di Tristan Thompson prima e il conseguente adattamento di Kevin Love nel ruolo di centro poi, infatti, non ha garantito la stabilità necessaria ai Cavs in quella posizione, nonostante l’ex Minnesota Timberwolves si sia disimpegnato molto positivamente con indosso una veste a lui poco congeniale. Altro reparto che Cleveland vorrebbe rinforzare è quello delle guardie: nel mirino della franchigia dell’Ohio, in questo senso, ci sono i nomi di George Hill e Kent Bazemore. Il primo, trasferitosi la scorsa estate ai Sacramento Kings, non sarebbe particolarmente soddisfatto dell’andamento tutt’altro che positivo della squadra californiana e la scarsa competitività dei suoi lo avrebbe indotto a maturare la decisione di cambiare aria.

A Cleveland, Hill potrebbe rappresentare una valida alternativa ad Isaiah Thomas, apparso ancora troppo acerbo e poco funzionale al sistema di gioco dei Cavaliers, decisamente diverso da quello di Brad Stevens che ne aveva esaltato le qualità tecniche in quel di Boston. In cambio, Sacramento potrebbe ricevere Iman Shumpert, Channing Frye e, probabilmente, anche Derrick Rose e una scelta del secondo turno. Attualmente la trattativa non è in fase avanzata, ma potrebbe andare in porto anche prima della pausa in cui si terrà l’All-Star Game. Va ricordato che Hill la scorsa estate ha firmato un sostanzioso contratto triennale da 57 milioni con i Sacramento Kings, che dunque potrebbero perderlo già dopo nemmeno un anno di permanenza in California.

Il secondo, invece, rappresenta una delle poche certezze degli Atlanta Hawks in una stagione che fin qui ha riservato ben poche soddisfazioni ai falchi, attualmente ultimi in classifica ad Est col peggior record della lega (14-34). Il classe ’89 ex Golden State Warriors e Los Angeles Lakers ha un contratto valido fino al 2020 con gli Atlanta Hawks, ma potrebbe decidere di lasciare la franchigia della Georgia per trasferirsi in una squadra più competitiva, anche e soprattutto alla luce del fatto che ha compiuto 28 anni lo scorso 1 luglio e, dunque, potrebbe decidere di mettersi in gioco in un contesto che possa portarlo a competere per la vittoria del titolo. Bazemore è uno dei nomi che potrebbero prendere il posto di J.R. Smith come guardia tiratrice nel quintetto titolare, con Shumpert, Thompson o proprio l’ex Knicks che potrebbero compiere il percorso inverso, anche se resta da verificare se gli Hawks, nel pieno della loro ricostruzione, gradirebbero uno dei tre nomi sopracitati.

Ma non finisce qui: stando a numerose indiscrezioni, infatti, i Cavaliers sarebbero molto interessanti anche a Derrick Favors, dal 2011 in forza agli Utah Jazz che, dopo aver perso Gordon Hawyard nella scorsa free agency, hanno scoperto Donovan Mitchell, ma non sembrano in grado di dire la loro in ottica playoff. Il classe ’91 potrebbe rappresentare un’ottima alternativa a Kevin Love, oppure rimpiazzare Tristan Thompson in quintetto, essendo anche in grado di giocare come centro. L’ala grande ex Nets, dunque, è uno dei tanti nomi presenti nella lista del gm Koby Altman, deciso a rinforzare in maniera consistente il roster dei Cleveland Cavaliers per far sì che il periodo di crisi non incida sull’andamento della squadra nella seconda parte della regular season e, soprattutto, nei playoff.