Marc Gasol sembra destinato a rimanere in quel di Memphis. Arrivato nel Tennessee nel 2008, il centro spagnolo è da tempo uno dei principali punti di riferimento di una franchigia che negli ultimi anni ha stupito a più riprese, raggiungendo anche le finali di Conference nel 2012-2013, ma che quest’anno, priva dell’infortunato Mike Conley e separatasi da coach David Fizdale, sta deludendo e non poco le aspettative nei suoi confronti.

 

La regular season dei Grizzlies era partita alla grande, tant’è che questi ultimi si candidavano al ruolo di principale rivelazione ad Ovest e non solo. Una serie di eventi, tra infortuni di giocatori determinanti quali Conley e Parsons e l’esonero di Fizdale poi, ha fatto sì che Memphis scendesse sempre di più in classifica, fino a toccare l’attuale dodicesimo posto (18-36). La squadra si prepara a perdere Tyreke Evans, guardia tiratrice che interessa a numerose franchigie, ma difficilmente lascerà andar via il proprio simbolo Gasol.

 

33 anni compiuti lo scorso 29 gennaio, il fratello di Pau è da anni considerato uno dei migliori interpreti del suo ruolo e, nonostante la notevole stazza fisica, ha sviluppato negli anni anche un gran tiro dalla distanza, diventando un giocatore sempre più completo. Ecco perché numerose franchigie hanno fiutato l’occasione giusta per accaparrarselo e rinforzarsi con un giocatore d’esperienza del suo calibro, una vera e propria garanzia.

 

In questo senso, l’ex Barcellona negli ultimi mesi è stato accostato a squadre di vario tipo, perlopiù contender, dai Cleveland Cavaliers ai Boston Celtics. Questi ultimi, in particolar modo, sembravano davvero in grado di poter convincere a Memphis a separarsi dal proprio leader dopo circa dieci anni, ma a quanto pare Gasol non lascerà i Grizzlies, almeno non entro la trade deadline di quest’anno.

 

Nonostante la stagione della franchigia del Tennessee sia ormai compromessa, infatti, le offerte arrivate per il Defensive Player of the Year della stagione 2012-2013 non hanno convinto la società, che ha deciso di rispedirle al mittente e trattenere con convinzione la propria stella, attualmente l’ultima rimasta di un firmamento sempre meno luminoso. Con 17,9 punti, 8,5 rimbalzi e 3,9 assist per partita, Gasol sta facendo gli straordinari, ma i suoi Grizzlies ormai hanno ben poco da chiedere al prosieguo della regular season.

 

Big Marc attualmente guadagna 22,6 milioni di dollari all’anno e nella prossima stagione arriverà a percepirne 24,1, quindi 25,6 nella stagione 2019-2010, in quest’ultimo caso soltanto qualora dovesse decidere di esercitare la player option per la suddetta annata. Cifre del genere rappresentano sicuramente un esborso notevole, soprattutto per una squadra in rebuilding qual è Memphis, che dovrà per forza di cose ripartire da scelte al Draft e giovani talenti da far maturare.

 

In un contesto del genere, Gasol potrebbe rappresentare il giocatore ideale per dare linfa al nuovo movimento: chi meglio di lui può insegnare a dei nuovi arrivati la cultura cestistica di Memphis? Sarebbe affascinante vederlo nel ruolo di punto di riferimento per i talenti che si affacciano al mondo della NBA, lui che quando arrivò a Memphis, nel 2008, era poco più che un ragazzino. Nel frattempo, però, il “fratello di Pau” è diventato semplicemente Marc Gasol, uno che ha donato una decade speciale a Memphis, ma che al contempo meriterebbe di giocarsi le proprie chance di vittoria in una squadra più competitiva.