I Golden State Warriors stravincono il confronto con gli Houston Rockets in gara-3 delle Finali di Conference e si portano sul 2-1 nella serie, vincendo la prima sfida alla Oracle Arena. Tanti meriti vanno alla super prestazione di Steph Curry nel secondo tempo, ma sono numerosissimi anche e soprattutto i demeriti degli ospiti, che dopo il parziale di 22-20 in loro favore nel primo quarto scompaiono o quasi dal campo, commettendo errori grossolani (ben 19 palle perse e una quantità industriale di facili schiacciate e layup non concretizzati) e favorendo il netto successo dei padroni di casa per 126-85, addirittura 41 punti di scarto: si tratta della peggior sconfitta nella storia dei texani ai playoff.

 

HOUSTON ROCKETS

CHRIS PAUL: 5,5

Non è al top della forma a causa di una condizione fisica tutt’altro che ottimale e lo dimostra offrendo una prestazione poco incoraggiante: CP3, infatti, parte malissimo, tirando con 0/5 dal campo e rialzandosi parzialmente col prosieguo della gara, chiudendo con una doppia doppia da 13 punti, 10 rimbalzi, 4 assist, una palla recuperata e 2 stoppate e tirando col 31,2% dal campo (5/16) e col 25% da tre (2/8).

JAMES HARDEN: 6,5

Forza troppi isolamenti e spesso e volentieri finisce col perdere il pallone (4 turnovers per lui), ma è anche l’unico punto di riferimento in fase offensiva per i suoi in una serata in cui le cose non girano affatto: il Barba mette a referto 20 punti, 5 rimbalzi, 9 assist, una palla recuperata e una stoppata e tira col 43,7% dal campo (7/16) e col 33,3% da dietro l’arco (2/6).

GERALD GREEN: 6

Mette in campo tanta grinta e personalità in uscita dalla panchina, si rende autore di una gran stoppata ai danni di Curry e di una serie di canestri di grande intelligenza cestistica, chiudendo con 9 punti, 2 rimbalzi e una stoppata, il 30% dal campo (3/10) e il 33,3% da tre (2/6). Non brilla, certo, ma almeno ci prova e dà un contributo tutto sommato positivo.

ERIC GORDON: 5,5

Pur risultando il terzo miglior marcatore dei suoi con 11 punti – con 2 rimbalzi catturati e un assist vincente – in uscita dalla panchina e qualche giocata degna di nota in entrambe le fasi di gioco, vive una serata particolarmente complicata, facendo registrare ben 3 palle perse e tirando col 30,8% dal campo (4/13) e col 25% dalla lunga distanza (2/8).

CLINT CAPELA: 6,5

Parte molto bene e di certo è tra i meno responsabili della pesante sconfitta dei suoi Rockets, pur non offrendo una prestazione esaltante: il giovane centro svizzero mette a referto 13 punti, 8 rimbalzi, un assist e una stoppata, tirando con un ottimo 66,7% dal campo (6/9).

 

GOLDEN STATE WARRIORS

 

STEPHEN CURRY: 8,5

Dopo un avvio non particolarmente esaltante (1/7 da dietro l’arco), il numero 30 decide di tornare ad indossare i panni del due volte MVP, sfoderando una prestazione superlativa nel secondo tempo, in cui sbaglia poco o nulla: per lui ben 35 punti, 6 rimbalzi, un assist e una stoppata col 56,5% dal campo (13/23) e il 41,7% dalla lunga distanza (5/12).

KLAY THOMPSON: 6,5

Si fa valere come di consueto su entrambi i lati del campo ed è una pedina insostituibile per il sistema di gioco di Steve Kerr, anche quando non vive serate particolarmente memorabili: il numero 11, infatti, chiude con 13 punti, un rimbalzo, 3 assist, una palla recuperata e 2 stoppate, tirando col 42,8% dal campo (6/14) e col 33,3% da tre (1/3).

ANDRE IGUODALA: 6,5

Da membro di spicco della second unit si è ritrovato a figurare nel quintetto titolare, dimostrando ancora una volta di poterci stare benissimo: gran solidità in fase difensiva e buon contributo alla manovra offensiva per l’ex Philadelphia Sixers, autore di 10 rimbalzi, 3 rimbalzi, 3 assist, 3 palle recuperate e una stoppata col 66,7% al tiro (4/6).

KEVIN DURANT: 7,5

Pur non replicando le sontuose prestazioni offerte nelle prime due partite della serie a Houston (rispettivamente 37 e 38 punti), offre il solito apporto determinante ai suoi, mettendo a referto 25 punti, 6 rimbalzi, altrettanti assist e una palla recuperata col 47,4% dal campo (9/19) e il 37,5% da dietro l’arco (3/8).

DRAYMOND GREEN: 7

Dopo le difficoltà vissute nelle prime due gare della serie, anche il Difensore dell’anno in carica si riscatta alla grande, facendo registrare una bella doppia doppia da 10 punti, ben 17 rimbalzi, 6 assist, una palla recuperata e una stoppata, pur tirando col 33,3% al tiro (3/9) e con un tutt’altro che positivo 25% dalla lunga distanza (1/4).