Gli Houston Rockets riportano in parità la serie delle Finali di Conference con i Golden State Warriors, imponendosi per 95-92 alla Oracle Arena e interrompendo la striscia di vittorie consecutive della franchigia californiana tra le mura amiche in post season, che in gara-3 aveva toccato quota 17 successi di fila, superando il precedente primato stabilito dai Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen nel 1990-1991. Nonostante un super avvio, testimoniato da un parziale di 12-0, e da un magistrale terzo quarto chiuso sul 34-18, i campioni in carica cadono al cospetto della squadra di Mike D’Antoni nell’ultimo periodo, in cui mettono a referto appena 12 punti contro i 25 degli avversari. Il fattore campo torna ai Rockets, che in gara-5 avranno dalla loro il supporto del pubblico del Toyota Center.

 

GOLDEN STATE WARRIORS

 

STEPHEN CURRY: 7

Offre un’altra grande prestazione, soprattutto nel terzo quarto, chiudendo con 28 punti (miglior marcatore dei suoi), 6 rimbalzi, 2 assist e altrettante palle recuperate col 38,5% al tiro (10/26) e il 46,2% da dietro l’arco (6/13), ma fa registrare anche 3 palle perse e altrettanti falli che condizionano la sua partita. 

KLAY THOMPSON: 5

Partita molto complicata per il numero 11 dei Warriors, anche e soprattutto dopo un infortunio che ne condiziona il prosieguo della gara: per lui appena 10 punti e 4 rimbalzi in 39’ col 30,8% al tiro (4/13) e il 40% dalla lunga distanza (2/5). 

DRAYMOND GREEN: 6,5

Sfiora la tripla doppia, mettendo a referto 11 punti, 13 rimbalzi, 8 assist, 2 palle recuperate e una stoppata col 50% al tiro (4/8), ma anche 5 palle perse e 3 falli. Apporto di grande grinta in entrambi i lati del campo per il Difensore dell’anno in carica. 

KEVIN DURANT: 6,5

Non una partita semplice per KD, di sicuro la più complicata della serie: l’MVP della scorsa edizione delle Finals, infatti, pur facendo registrare una doppia doppia da 27 punti, 12 rimbalzi e 3 assist e risultando una costante minaccia per la retroguardia dei Rockets, tira con appena il 37,5% dal campo (9/24) e il 20% da tre (1/5) e appare più in difficoltà del solito. 

JORDAN BELL: 6

Pur commettendo 3 falli in appena 17’ di impiego, si fa apprezzare per il suo spirito di sacrificio e la sua voglia di lottare su ogni pallone, che lo portano a mettere a referto 6 punti, 5 rimbalzi, una palla recuperata e una stoppata in uscita dalla panchina, tirando col 75% (3/4). 

 

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 8

Dopo un inizio a dir poco sottotono, CP3 si riscatta alla grande e mette la firma sul successo dei suoi, facendo registrare 27 punti, 2 rimbalzi, 4 assist e una palla recuperata col 50% dal campo (10/20) e il 55,6% da dietro l’arco (5/9). Determinante con i suoi passaggi geniali (vedi assist per layup di Capela e tripla di Ariza) e tiri dalla distanza tanto micidiali quanto difficili. 

JAMES HARDEN: 7,5

Protagonista di un ottimo primo tempo da 24 punti, con un secondo quarto da applausi, il Barba cala nella ripresa, ma riesce comunque a risultare il miglior realizzatore dei suoi, chiudendo con 30 punti, 4 rimbalzi, altrettanti assist, ben 3 palle recuperate, 2 stoppate ed appena 2 palle perse, tirando col 42,3% dal campo (11/26) e con un deludente 25% da tre (3/12).

TREVOR ARIZA: 6,5

Mette a referto 9 punti, 3 rimbalzi, un assist, una palla recuperata e una stoppata, tirando con un buon 50% dal campo (2/4) e con un ottimo 66,7% da dietro l’arco (2/3), risultando fondamentale per i suoi sia in attacco che in difesa. La sua esperienza fa sempre comodo ai Rockets. 

ERIC GORDON: 6

Impatto tutto sommato positivo in uscita dalla panchina per il Sesto uomo dell’anno in carica, tra i candidati per rivincere il premio: il numero 10 di Houston, infatti, fa registrare 14 punti, un rimbalzo, un assist e una stoppata in 34’, seppur tirando con appena il 28,6% dal campo (4/14) e il 12,8% dalla lunga distanza (1/8).

P.J. TUCKER: 6,5

Nonostante non dia un apporto degno di nota in attacco (appena 4 punti con 4/4 ai liberi e, dunque, nessun canestro dal campo con 0/4 al tiro), l’ex Sutor Montegranaro si fa valere in fase difensiva e nella lotta a rimbalzo, catturando ben 16 rimbalzi (4 offensivi, la metà di quelli fatti registrare dai suoi) e mettendo a referto anche 2 assist, altrettante palle recuperate e una stoppata con 0 palle perse.