Netta quanto convincente vittoria degli Houston Rockets, la terza consecutiva, contro i Golden State Warriors al Toyota Center. Tra le mura amiche, infatti, gli uomini di Mike D’Antoni spazzano via i campioni in carica, riuscendo a impedire ai titolari dei Warriors, Durant e Thompson in testa, di andare a segno da dietro l’arco: 0/2 per KD e Green, 0/5 per Thompson.

 

Ciò non avveniva addirittura dal marzo 2015, quasi quattro anni fa. Golden State, inoltre, fa registrare il minimo stagionale di punti nel primo quarto, appena 19, e ben 16 palle perse, chiudendo con appena il 22% dalla lunga distanza (4/18). Tutt’altra musica in casa Rockets, con i padroni di casa che tirano col 34% da tre (16/47), segnano ben 29 punti da palle perse e mettono a referto ben 8 recuperi e appena 5 turnovers.

 

GOLDEN STATE WARRIORS

 

QUINN COOK: 6

Nella batosta con i Rockets, tra le fila dei Warriors si salvano davvero in pochi: uno dei migliori è indubbiamente la riserva di Stephen Curry, capace di mettere a referto 11 punti, 2 rimbalzi e un assist col 50% al tiro (4/8) e il 75% da dietro l’arco (3/4) in 24’ in uscita dalla panchina. 

KLAY THOMPSON: 4,5

Poche settimane dopo il record NBA di triple in una singola gara (14, fatto registrare contro i Bulls), il numero 11 dei Warriors si rende autore di una prova piuttosto negativa, con 10 punti, 3 rimbalzi e 2 stoppate e pessime percentuali al tiro (31% dal campo con 5/16 e 0/5 da tre).

KEVIN DURANT: 5,5

Guida l’attacco dei suoi con 20 punti, totalizzando anche 5 rimbalzi, 2 assist e una stoppata, tirando col 40% (6/15) e sbagliando entrambe le triple tentate. Poco incisivo, gli manca il killer instinct che lo contraddistingue in ogni situazione.

KEVON LOONEY: 6

Buon impatto in uscita dalla panchina per lui, che in appena 18’ fa registrare 12 punti, 5 rimbalzi, un assist e una stoppata, tirando col 71% dal campo (5/7) e risultando il secondo miglior scorer dei suoi, alle spalle del solo Durant.

DRAYMOND GREEN: 4,5

Chiude a quota 0 punti per la seconda volta nel corso di questa stagione, la terza dal 2014-2015 ad oggi, mettendo a referto 5 rimbalzi, 5 assist e una palla recuperata con 0/3 al tiro, ma anche ben 5 palle perse e 3 falli in 23’.

 

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 7

I numeri non rendono totalmente giustizia a una prestazione monumentale da parte della point guard classe ‘85, che colleziona 10 punti, 5 rimbalzi, 7 assist, ben 3 palle recuperate e 2 stoppate col 40% dal campo (4/10) e il 50% da dietro l’arco (2/4) e svolgendo un lavoro encomiabile sia in attacco che in difesa.

JAMES HARDEN: 7

Pur non tirando benissimo (35% dal campo con 8/23 e 29% da tre con 4/14), il Barba risulta ancora una volta il protagonista della vittoria dei Rockets, mettendo a referto 27 punti, 3 rimbalzi, altrettanti assist e 2 palle recuperate e risultando sempre a dir poco immarcabile. 

ERIC GORDON: 6,5

Impatto a dir poco determinante per EG sulla gara: il classe ‘88, infatti, fa registrare 17 punti, 3 assist e una palla recuperata in 29’ in uscita dalla panchina, tirando col 38,5% dal campo (5/13) e col 33% da tre (3/9) e risultando il terzo miglior marcatore dei Rockets, dietro Harden e Ennis.

GARY CLARK JR.: 6,5

Altra prestazione da incorniciare per il rookie classe ‘94, a prescindere dalle stats, che non rivelano tutta la sua straordinaria abnegazione: il prodotto di Cincinnati chiude con 9 punti, 7 rimbalzi, 2 assist e altrettante stoppate in 27’ dalla panchina, tirando col 43% da dietro l’arco (3/7). 

JAMES ENNIS: 7

Prestazione decisamente superba la sua, probabilmente la migliore in quest’avvio di regular season: l’ex Pistons, infatti, svolge un ottimo lavoro su entrambi i lati del campo, mettendo a referto 19 punti, 5 rimbalzi, un assist e una palla recuperata col 64% al tiro (7/11) e il 33% dalla lunga distanza (2/6).