A Napoli si dice che di sicuro c’è solo la morte. Un’espressione un pò macabra ma che comunque in se racchiude molteplici significati. Tra questi possiamo scovare anche una piccola fiammella di “HOPE”, come direbbero oltre oceano. Un flebile luce di speranza che ci spinge forse a buttare il cuore oltre l’ostacolo, quando pensiamo che quella cosa lì sia impossibile. Chi meglio di super atleti, che nulla hanno di umano, può spiegarci meglio questo concetto. Sappiamo tutti quanto sia competitiva e stimolante la NBA e ancora tutti sappiamo come sia affamato di W (vittorie) il signore con la maglia numero #0 ad Oklahoma. Ecco, lui, forse, puó rappresentare l’eccezione a quella regola. Lui è quell’altra cosa di sicuro nella vita. Se domani gioca OKC, stai sicuro che Russell Westbrook farà una tripla doppia.

Siamo a 11 consecutive. Raggiunto, superato e aggiungerei demolito il record di Wilt che resisteva dal 1969. Se si chiudesse ora la stagione, sarebbe alla terza di fila chiusa in tripla doppia. Precisamente 220 partite consecutive che viaggia ad una media di almeno 10pt, 10reb, 10 ast. Si può amare o odiare il suo modo di giocare, ma non si può non ammettere che ad ogni suo record infranto siamo davanti alla storia.

Storia che per quanto riguarda Russell non è delle più facili, eppure ha sempre dato tutto per il Gioco, a cui deve tanto, ma che anche tanto gli ha tolto. Il suo migliore amico d’infanzia Khelcey Barrs morì durante una partita, nel 2004, prima che riuscisse ad andare al college, UCLA. Da quel giorno Russell ha dedicato la sua carriera a KB3, come ricordano i braccialetti che sempre ha al polso. Westbrook è sempre stato un animale da gara e un maniaco della perfezione. In un’intervista, Victor Oladipo, racconterà del suo primo allenamento da giocatore dei Thunder. Appuntamento alle ore 09.00 in palestra, Russell era in palestra 3 ore prima. Quell’estate infatti fu particolare. E quell’allenamento segnó la carriera del giovane Vic e di Mr. Triple Double, perchè quella stagione fu la stagione dei primi record e del meritato MVP. Nonostante fosse un dominatore sin dai tempi dell’high school, la sua prima tripla doppia in NBA arriverà ben dopo un anno dal suo esordio in maglia Thunder, e poi nelle stagioni successive pochissime altre, fino al tradimento del suo amico Durant.

Marzo ’02, la prima tripla doppia di “The Brodie”

Il gioco di Westbrook non è uno dei più belli della lega, questo è sicuro. Molti lo incolpano di essere un accumulatore di stats e niente altro, secondo me, vedendo solo una piccola parte del puzzle. Russell vuole vincere e di sicuro l’aveva capito anche Paul George, tanto che ha rifirmato con i Thunder e che godiaria la loro stagione. Il gioco del numero #0 ha tanti aspetti negativi, eppure sta scrivendo la storia giornata dopo giornata. È riuscito a infrangere record che mai avremmo immaginato esser battuti. Un basket troppo diverso, troppo cambiato. Impossibile. WHY N0T? E l’ha dimostrato sul campo quanto fuoco ha dentro e con quanta ferocia stia giocando ultimamente. E fa ridere quando si legge che con il suo modo di giocare influenza negativamente la squadra. Ogni volta che ha fatto una tripla doppia, OKC ha un record del 70% di W. Certo deve migliorare la scelta di qualche tiro, eppure un giocatore così lo vorrei in squadra e mai contro. Ha reso lo straordinario, qualcosa di ordinario. Solo applausi. 

“La tripla doppia che gli ha permesso di superare il record di Wilt Chamberlain”

Ad Oklahoma si dice che sole due cose siano sicure nella vita. La tripla doppia di Russell Westbrook e la morte. Della seconda non sono ancora sicuri. 

Why N0T?