I ragazzi di Duke, di cui parlerò in questo articolo (diviso in 2 parti, nella prima parlo di Zion williamson e Tre jones), vanno considerati non solo per quello che stanno dimostrando al college ma anche per il loro passato; perché coach K ha affidato loro compiti diversi all’interno della squadra per farli coesistere assieme e sfruttare al massimo i loro punti di forza. Questo influenza anche le loro statistiche che in certi casi possono non rappresentare ciò che sanno veramente fare in un campo da basket. Cam Reddish per esempio all high school era l’uomo più importante nella squadra come del resto anche Zion, RJ e Tre, però adesso quello che gli viene chiesto è sostenere Zion e RJ, i quali sono i principali indiziati in attacco, ciò non significa che delle volte non possa essere lui, lo stesso Reddish, che guida la squadra, sopratutto nel clutch. Tre Jones, fratello minore di Tyus (anche lui ha frequentato il college di Duke e ha vinto anche un titolo ed il premio come miglior giocatore delle final four), sa benissimo che il suo compito non è quello di segnare, ma quello di mettere in ritmo i compagni, sopratutto i 3 sopracitati, e di far funzionare la squadra in qualunque situazione. Senza il loro playmaker Duke non gioca allo stesso modo, quindi il lavoro che fa Tre non si legge direttamente nel suo tabellino, ma in quelli di tutta la squadra. Certe cose che fa, ovviamente può farle perché ha dei compagni di un certo livello ed ognuno di loro è conscio del proprio compito e cerca di farlo al meglio, senza andare fuori dal proprio ruolo per farsi notare dagli scout; perché il loro obiettivo è uno solo: vincere in Marzo.

Rowan Alexander detto “RJ” Barrett Jr. Duke Freshman 201cm 92kg

22.7 ppg 7.2 rpg 3.7 apg

Chiamato “The Maple Mamba”, questo ragazzo canadese nel 2017 aveva fatto scalpore dopo la sua performance mostruosa in semifinale del mondiale under-19 contro team USA, per lui 38 punti 13 rimbalzi e 5 assist, finendo per vincere l’oro. Già all’epoca si vedeva che era un giocatore che sapeva fare di tutto in entrambe le metà campo, difficile da tenere lontano dal pitturato grazie ad un mix di controllo palla, fisico, atletismo e mano morbida; la quale si traduce si traduce anche in un solido jumper sia dalla media sia dalla lunga distanza, anche NBA. In difesa sa giocare sulle linee di passaggio e nella difesa 1vs1 se motivato è un ottimo difensore; inoltre riesce a leggere abbastanza bene le situazioni di gioco e a trovare il compagno libero. RJ resta comunque un ragazzo nato nel 2000, quindi ovviamente non ha raggiunto il suo massimo potenziale e deve migliorare tutto il suo gioco, in entrambi i lati del campo e anche nelle stesse letture, ma ciò è naturale data la sua giovane età. Il punto sta in come evolverà il suo gioco perché già adesso è un buon giocatore, anche in un contesto NBA, ma può diventare qualcuno di cui si parlerà per tanto tempo e rivoluzionare le sorti di una franchigia.

Cameron Elijah Reddish Duke Freshman SG/AP 203cm 99kg

14 ppg 3.3 rpg 2.1 apg

Cameron Reddish è, tra i 4 prospetti di Duke, lo scorer più naturale del gruppo; egli può finire a tutti e 3 i livelli, ovvero: da vicino, grazie ad un mix di atletismo, controllo del corpo ed un tocco morbido, dalla media e dalla lunga distanza, sia in catch & shoot che non; grazie ad un ottimo tiro con un rilascio veloce ed un buon palleggio per creare spazio tra se ed il difensore. Inoltre ha anche un buon fisico in ottica NBA, grazie ai 99 kg ed i 203 cm difatti, come tutte le matricole, avrà bisogno di un irrobustimento generale, ma la base di partenza è già buona; base che gli permetterà di competere in entrambi i lati del campo. Reddish si presenta come un buon difensore, sopratutto nell’uno contro uno, per la sua età, ma come tutti i suoi coetanei deve migliorare in entrambe le parti del gioco e nelle letture. Nel suo caso specifico deve concentrarsi sulla costanza e nella posizione difensiva lontano dalla palla, perché ogni tanto può essere colto impreparato da un taglio in backdoor; inoltre quando si sarà abituato alla fisicità maggiore della NBA diventerà ancora più efficacie sia nelle sue penetrazioni sia al tiro. Il numero 2 di Duke, molto probabilmente, ha appena grattato la superficie del suo enorme potenziale, se lo sviluppa appieno il paragone sarebbe il Paul George di questa stagione, quindi un candidato Mvp e il volto di una franchigia. Se non riuscisse a sfruttare il suo potenziale a dovere comunque diventerebbe un 3&D di ottimo livello. Da quello che ha fatto vedere Cameron è già adesso migliore di Paul George quando entrò nella lega, e ha già dato prova, più di una volta, di essere un giocatore decisivo nei momenti importanti delle partite; ciò lascia ben sperare rispetto alla sua evoluzione.