L’ultimo derby della regular season tra Houston Rockets e San Antonio Spurs vede uscire vincitori i primi, che al Toyota Center si impongono per 111-105 e chiudono la serie stagionale con gli Speroni sul 3-1. Dopo un primo tempo a senso unico, conclusosi sul 62-47 per i padroni di casa, gli ospiti tornano in corsa nella ripresa, pareggiando alla fine del terzo quarto (81-81) e portandosi in vantaggio (100-94) nel finale di gara.

Houston vive una serata particolarmente complicata al tiro, con tante ombre e poche luci: ai Rockets, però, di luce ne basta una, quella di James Harden, luminosa a sufficienza da abbagliare la difesa degli Spurs e tutto il Toyota Center. Tutto sommato positive le prove di Chris Paul e Eric Gordon, mentre P.J. Tucker, Clint Capela e Danuel House deludono in attacco, compensando con un ottimo lavoro in difesa.

Agli Speroni, invece, non basta la prestazione degna di nota del backcourt Derrick White-Bryn Forbes e il muro issato da LaMarcus Aldridge sotto canestro: il primo tempo negativo e, soprattutto, l’ennesima serata in stato di grazia del Barba condannano gli uomini di Gregg Popovich al secondo ko consecutivo, dopo quello interno contro i Miami Heat (110-105).

SAN ANTONIO SPURS

DERRICK WHITE: 6,5

Una delle rivelazioni della stagione degli Spurs, l’ennesima scommessa vinta da Gregg Popovich nel corso della sua gloriosa carriera: il sostituto dell’infortunato Dejounte Murray fa registrare 18 punti, 8 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi col 42% al tiro (5/12).

BRYN FORBES: 7

Decisamente il migliore in campo tra le file degli Spurs. In attacco non sbaglia praticamente nulla e permette ai suoi di restare a contatto con la gara con numerosi canestri importanti: chiude con 20 punti (miglior scorer di San Antonio), 5 rimbalzi e 2 assist con ottime percentuali al tiro (80% dal campo con 8/10 e 100% da dietro l’arco con 3/3).

DEMAR DEROZAN: 6,5

Nonostante una serata non perfetta al tiro (37% dal campo con 7/19), l’ex Toronto Raptors riesce comunque a sfiorare la tripla doppia, mettendo a referto 16 punti, 8 rimbalzi, 8 assist e una palla recuperata.

MARCO BELINELLI: 6

Prova tutto sommato positiva in uscita dalla panchina per l’italiano ex Hawks e Sixers, autore di 11 punti (miglior scorer della second unit degli Spurs), 2 rimbalzi e altrettanti assist in 20′ col 57% dal campo (4/7).

LAMARCUS ALDRIDGE: 6

Non eccelle in attacco, ma in difesa dà un apporto più che significativo e si fa apprezzare per il suo spirito di sacrificio su entrambi i lati del campo: per lui 10 punti, 4 rimbalzi, altrettanti assist e ben 5 stoppate col 38.5% al tiro (5/13).

HOUSTON ROCKETS

CHRIS PAUL: 7

Non riesce a segnare nemmeno una delle tre triple tentate, ma dà un contributo più che positivo alla causa, chiudendo a quota 18 punti, 3 rimbalzi, 5 assist, una palla recuperata e una stoppata col 47% dal campo (7/15).

JAMES HARDEN: 10

Prestazione da alieno, l’ennesima di un’annata storica. Il Barba fa registrare 61 punti (career-high eguagliato), 7 rimbalzi, un assist e 3 recuperi col 56% al tiro (19/34) e il 69% da dietro l’arco (9/13), segnando 13 punti consecutivi nel finale per far vincere i Rockets e rimontare lo svantaggio. Immarcabile.

ERIC GORDON: 6

Non tira benissimo, compiendo un passo indietro abbastanza netto rispetto alle precedenti gare disputate a marzo (31% dal campo con 4/13 e 33% dalla lunga distanza con 3/9), ma riesce comunque a mettere a referto 12 punti e 2 rimbalzi.

P.J. TUCKER: 6

Serata deludente in attacco per lui, ma il suo apporto in difesa non manca mai e il plus/minus di +12 (secondo più alto della squadra, dietro soltanto al +18 di Harden) è la conferma della sua importanza per i Rockets: per lui 0 punti con 0/3 da tre, ma anche 10 rimbalzi, 2 assist e altrettante stoppate.

CLINT CAPELA: 6

Meno preciso del solito in attacco, si fa spesso e volentieri stoppare da Aldridge ma chiude comunque con 7 punti, ben 16 rimbalzi, 4 assist e una stoppata nel finale ai danni di DeRozan.