Il nostro Damiano di quartiere ha appena concluso una delle stagioni più esaltanti della sua carriera, portando i Portland Trail Blazers sino alla quarta piazza in una Western Conference mai così combattuta.

Lillard stesso afferma di star giocando a livelli mai visti e che l’asticella deve ancora alzarsi. “I have to get better.” La voglia di far bene per la propria gente, la sua infinità voglia di migliorarsi lo ha portato ad essere il giocatore più rappresentativo di una squadra che nonostante gli scettici è sempre lì in alto a divertire tutta l’America e noi appassionati.
Quest’anno poi senza l’infortunio subito da Jusuf Nurkić, probabilmente ai playoffs sarebbero stati davvero una mina vagante, seppur conducendo per ora la serie contro i Thunder.

Durante l’anno ha avuto molti attestati di stima da tutti i suoi colleghi, e la possibilità di non vederlo agli All Star Game, a lui non tange più di tanto. Ha più volte dichiarato che concorrere per il titolo e vincerne molti sarebbe bello ma comunque non il suo principale obiettivo di carriera. Certo vedere però lui e la sua banda lottare fino in fondo nella post season sarebbe una grande speranza per i suoi tifosi e per noi appassionati tutti. Un talento del genere sembra sprecato in una piazza come Portland.

DeMarcus Cousins, suo amico, ha dichiarato di essere un suo grande fan, provando molto “love” per il suo stile di gioco.

E’ lo stesso Cousins infatti a dichiarare:
“Se Dame fosse stato a New York, o … – e non sto dicendo che dovrebbe lasciare [Portland]- se tu avessi quel tipo di talento a Los Angeles o Chicago, o in un grande mercato, sarebbe stato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. È stato snobbato per gli All-Star Game e All-NBA teams più volte. Il suo talento è innegabile. Il suo cuore è innegabile. Ciò che porta al gioco è innegabile. Io sono un grande fan di Damian Lillard. Lui lo sa. È sicuramente uno dei giocatori più sottovalutati e sottostimati di questo campionato, a mio parere, e probabilmente anche molti altri.”

Lillard e Portland tutta di certo non hanno bisogno di dichiarazione come queste per caricarsi alla seconda sfida casalinga contro i Thunder di Westbrook e George, ma di certo faranno piacere al diretto interessato. Dame è pronto e noi con lui. Stanotte alle 4.30, puntate gli orologi per non perdere il secondo atto di una delle serie più incerte di questo primo turno.

Ah, Boogie e Lillard sono molto amici, chissà se in estate non si incontrino e discutano di una possibile stagione nello stesso spogliatoio. In quel reparto Portland è più che coperta, ma di certo un Cousins non si disdegna mai.