Gran protagonista sin qui nella serie contro i Golden State Warriors, Patrick Beverley è da tempo uno dei difensori più efficaci e “fastidiosi” della lega, cliente piuttosto scomodo da arginare e che dispone di un repertorio vastissimo, non soltanto dal punto di vista tecnico, per limitare i propri avversari.

La sua vittima fino a questo momento sembra essere Kevin Durant, limitato a soli 8 tentativi dal campo in gara-2, nella quale è stato anche espulso per limite di falli raggiunto, il tutto dopo aver ricevuto due falli tecnici in gara-1. Se KD non è ancora riuscito a fare la differenza, gran parte del merito va attribuito alla difesa di Beverley.

L’ex point guard degli Houston Rockets, infatti, è bravissimo come pochi a entrare nella mente dei propri avversari e a condizionarne le scelte. Dopo aver messo a referto 3 punti, 7 rimbalzi, altrettanti assist, una palla recuperata e una stoppata nel ko per 121-104 in gara-1, il nativo di Chicago ha fatto registrare 10 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e un recupero nello storico comeback di gara-2 (dal 94-63 per i Warriors al 135-131 finale con cui i Clippers hanno riportato in equilibrio la serie).

“Non è colpa mia se i miei avversari si sentono irritati da me. Io scendo in campo in ogni partita con un solo obiettivo: essere il miglior difensore su questo fott*to pianeta!”, ha dichiarato il diretto interessato in merito. Mettevi comodi perché stanotte allo Staples Center di Los Angeles andrà in scena gara-3 e la serie si è già allungata (da quattro a almeno cinque partite).