Golden State Warriors e Houston Rockets si sono ritrovate l’una contro l’altra anche in questi playoff, dopo essersi già affrontate lo scorso anno e nel 2015 in finale di Conference e nel 2016 al primo turno. La serie è attualmente in perfetto equilibrio dopo 4 gare (2-2, prime due vittorie dei campioni in carica nella Baia e doppia risposta dei Razzi in Texas). Oltre alla battaglia tra James Harden e Kevin Durant, i due migliori attaccanti della lega, il duello tra le due compagini sta mettendo in mostra anche i cosiddetti role players.

Tra questi spicca P.J. Tucker, che a Houston ha trovato la sua definitiva consacrazione dopo aver girato il mondo. A 34 anni, l’ex Toronto Raptors e Phoenix Suns è ormai un perno irrinunciabile del sistema di gioco dei Rockets, nonché uno dei migliori difensori dell’intera lega. Per rendersi conto della sua estrema importanza, basti pensare che nelle ultime tre gare i suoi numeri parlano di ben 35 rimbalzi totali (quasi 12 per gara, un’enormità per un centro di ruolo, figurarsi per un giocatore alto 1 metro e 95 centimetri).

Oltre a ciò, Houston ha un plus/minus di +21 nei 45′ con Tucker schierato da centro, un vantaggio a dir poco notevole, e il classe ’85 sta dando filo da torcere a Durant. KD sta viaggiando a cifre pazzesche nella serie (36 punti di media col 46% dal campo e il 48% da tre), ma le cose per lui cambiano parecchio quando a difenderlo è il numero 17 dei Rockets.

Marcare l’ex OKC è un compito decisamente arduo, dato che spesso e volentieri il numero 35 di Golden State ha la meglio sul suo avversario, essendo capace di andare a segno in qualsiasi situazione di gioco, ma Tucker gli sta rendendo la vita difficile, tanto che lo stesso KD ha ammesso: “A fine carriera lo inserirò nella lista dei pochi giocatori che mi hanno dato filo da torcere. P.J. è un difensore formidabile, gioca sempre duro e lo rispetto tantissimo.”

“La maggior parte dei giocatori di questa lega sogna di segnare 30 punti a partita o mettere il tiro della vittoria. Non io. Io amo il mio ruolo e quello che faccio in campo. Sembra strano, ma questo è il mio sogno e ora lo sto vivendo marcando Kevin Durant nei playoff.”, ha dichiarato invece P.J. Tucker in merito al miglior periodo della sua carriera e al duello col sopracitato Durant.