Nel 1995 anche il Canada è sbarcato in NBA, con ben due squadre: Toronto Raptors e Vancouver Grizzlies. Se la prima è ancora nella lega e sta crescendo sempre di più, tanto da aver sempre centrato la qualificazione ai playoff negli ultimi sei anni, la seconda è stata trasferita a Memphis nel 2001, dopo che in sei anni non era mai riuscita a disputare i playoff e a concludere la regular season con un record positivo.

Gli appassionati di NBA di Vancouver hanno sempre sperato che la loro città potesse tornare ad avere una franchigia nella lega più importante e competitiva al mondo, ma le cose non sono mai cambiate negli ultimi anni 18 anni. In particolar modo, l’ex commissioner David Stern non aveva mai preso seriamente in considerazione l’ipotesi di riportare la NBA a Vancouver. “Non penso che ci sarà la possibilità di tornare lì.”, dichiarava infatti Stern circa dieci anni fa.

L’attuale commissioner Adam Silver, invece, fa sognare i tifosi di Vancouver: “Penso che il Canada possa gestire due squadre NBA, mi piacerebbe che ci fosse di nuovo una squadra a Vancouver. Fino a qualche anno fa, il Canada non era l’ideale dal punto di vista economico per una franchigia NBA, ecco perché l’allora proprietario Michael Heisley decise di spostare la squadra a Memphis. Sfortunatamente ora non siamo in modalità espansione, ma l’idea mi intriga molto. Ho dei parenti che vivono a Vancouver, ci vado spesso ed è una bellissima città. Sempre più bambini canadesi giocano a basket.”

Un’ipotesi non impossibile, dato che la crescita sempre più esponenziale dei Toronto Raptors ha contribuito a innalzare l’interesse verso il mondo NBA anche in Canada. Se Vancouver dovesse tornare ad avere una franchigia NBA, il numero di squadre della Eastern Conference salirebbe a 16. Intanto non smettono di sognare i tifosi di Seattle, che sperano ancora di riavere i loro amati SuperSonics, ma il principio della lega è di mantenere logicamente pari il numero delle squadre nelle due Conference ed è molto complicato immaginare una lega a 36 squadre.