Tra i top free agents che infiammeranno il mercato estivo, spicca anche e soprattutto il nome di Kemba Walker, point guard attualmente in forza agli Charlotte Hornets e reduce dalla miglior stagione della sua carriera, conclusa con medie di 25.6 punti, 4.4 rimbalzi e 5.9 assist col 43% al tiro e il 36% da dietro l’arco in 82 presenze in regular season. La sua annata più che positiva, però, non è bastata alla franchigia della Carolina del Nord per raggiungere i playoff, mancati per il terzo anno consecutivo.

Ormai in procinto di diventare free agent senza restrizioni, avendo firmato un quadriennale da 48 milioni di dollari nel 2015, il prodotto di Connecticut, che ha compiuto 29 anni lo scorso 8 maggio, potrebbe essere attratto dalla prospettiva di firmare per una squadra che possa metterlo in condizioni migliori per competere per grandi traguardi rispetto a quanto abbiano fatto sin qui gli Charlotte Hornets, mai in grado di costruire un roster adeguato per dire la loro fino in fondo.

Nell’estate in cui saranno free agents superstar assolute del calibro di Kevin Durant, Kyrie Irving, Klay Thompson e Jimmy Butler, solo alcuni dei ghiotti nomi che probabilmente cambieranno aria tra poche settimane, non mancano le squadre che metteranno Kemba Walker nel mirino. Ecco alcune delle possibili destinazioni di una delle migliori point guard della lega.

NEW YORK KNICKS – I Knicks avranno quasi 70 milioni di spazio salariale la prossima estate, con numerosi giocatori in scadenza che non resteranno nella Grande Mela (tra questi DeAndre Jordan, sotto contratto fino al prossimo 1 luglio a 22.9 milioni). Oltre a ciò, la franchigia newyorkese avrà la terza scelta assoluta al prossimo Draft, che potrà utilizzare per scegliere uno tra R.J. Barrett e Ja Morant oppure arrivare a una stella via trade, ad esempio Anthony Davis.

I nomi accostati fortemente ai Knicks sono quelli di Kyrie Irving e Kevin Durant, ma non è da scartare la pista che porta a Kemba Walker, tra l’altro nativo del Bronx, quartiere di New York. Il numero 15 degli Hornets qualche mese fa parlò in merito alla possibilità di giocare nella sua città, scenario che potrebbe diventare realtà tra poche settimane. Competere ad alti livelli con la squadra della sua città al fianco di giovani talenti e una stella tra Durant e Butler potrebbe essere un’occasione unica per Kemba.

DALLAS MAVERICKS – Altra squadra fortemente accostata all’attuale point guard titolare di Charlotte è Dallas, che ha dalla sua un progetto intrigante e già ben avviato per provare a convincere il classe ’90. Al fianco diLuka Doncic e Kristaps Porzingis (da rifirmare in free agency), Walker potrebbe essere il tassello ideale per riportare i Mavs ad alti livelli e avrebbe finalmente la possibilità di mettersi in gioco in un contesto competitivo.

In molti, però, si chiedono se uno dal suo stile di gioco possa convivere col sopracitato Doncic, dato che per le difficoltà incontrate dallo sloveno nel condividere il parquet con il giovane playmaker Dennis Smith jr., quest’ultimo venne ceduto ai New York Knicks prima della trade deadline dello scorso febbraio, nell’ambito dello scambio che ha portato Porzingis in Texas.

LOS ANGELES CLIPPERS – Il nome di Kemba Walker figura anche sul taccuino dei Clippers, che dopo una stagione in cui sono andati oltre ogni più rosea aspettativa hanno intenzione di fare lo step decisivo, quello che permetterebbe loro di diventare una contender a tutti gli effetti per puntare al titolo e mettere anche il loro nome sulla mappa della NBA.

Per farlo sarà necessario mettere sotto contratto almeno una stella da inserire in un gruppo ben strutturato, con la franchigia californiana che avrà quasi 60 milioni di spazio salariale per la prossima stagione e potrà mettere sotto contratto anche due stelle. Se Beverley non dovesse restare alla corte di Doc Rivers e dovessero sfumare nomi del calibro di Durant, Irving e Leonard, Walker potrebbe essere l’ideale per prendere in mano le redini del gioco dei Clippers e fare da chioccia al giovane e promettente Shai Gilgeous-Alexander.

UTAH JAZZ – Al contrario delle tre squadre sopracitate (Knicks, Mavericks e Clippers), la franchigia di Salt Lake non avrà molto spazio salariale per provare a convincere grandi nomi del calibro di Kemba Walker (poco meno di 17 milioni, decisamente troppo poco per competere con le altre squadre interessate alle tante superstar disponibili).

Qualora dovesse lasciare andare Derrick Favors, però, Utah risparmierebbe quasi 17 milioni e potrebbe rimettersi in carreggiata nella caccia all’ormai quasi ex playmaker degli Charlotte Hornets. Un backcourt con Kemba e Donovan Mitchell e Rudy Gobert sotto canestro potrebbe essere il mix vincente per rendere più competitiva una squadra che si qualifica regolarmente ai playoff da anni, ma non è ancora pronta per il grande salto.

INDIANA PACERS – Quasi 50 milioni di spazio salariale per la franchigia di Indianapolis, reduce da una stagione tutto sommato positiva, ma segnata irrimediabilmente dal grave infortunio riportato dall’All-Star Victor Oladipo, la cui assenza ha contribuito in maniera determinante al netto 4-0 incassato dai Pacers contro i Boston Celtics al primo turno di playoff.

Come nel sopracitato caso dei Jazz, anche tra le file di Indiana Kemba troverebbe una squadra solida e ben costruita, in cui comporrebbe un intrigante backcourt con Oladipo e avrebbe attorno a sé giocatori del calibro di Myles Turner e Domantas Sabonis. Potrebbe essere quello di Walker il nome ideale per rinforzare i Pacers e renderli pronti per competere per il trono della Eastern Conference?