Dopo essere tornati a competere a livelli importanti, con il sesto posto a Est e l’eliminazione al primo turno dei playoff per mano degli ambiziosi Philadelphia Sixers, i Brooklyn Nets hanno deciso di andare all-in in questa free agency e approfittare dei tanti fuoriclasse rimasti senza contratto, avendo lo spazio salariale necessario per firmare ben due giocatori al massimo salariale.

La franchigia newyorkese, infatti, avrebbe praticamente in mano Kyrie Irving, pronto a firmare un quadriennale da 141 milioni di dollari dopo aver deciso di lasciare i Boston Celtics. Campione NBA nel 2016 con i Cleveland Cavaliers, il classe ’92 quasi sicuramente non sarà l’unico All-Star a sbarcare nella Grande Mela: sul taccuino dei Nets, infatti, figurano anche i nomi di Kevin Durant e Jimmy Butler.

Il primo pare l’opzione più concreta, anche perché – contrariamente alle tante altre contender interessate al giocatore – Brooklyn non ha fretta e può aspettare tranquillamente che KD guarisca al meglio dal terribile infortunio al tendine d’Achille riportato in gara-5 delle scorse Finals. Oltre a ciò, è da mesi che si vocifera di un presunto desiderio di Irving e dello stesso Durant di giocare insieme.

Il secondo, dal canto suo, è uno dei nomi più ambiti di questa free agency e pare destinato a lasciare i Philadelphia Sixers. Sulle sue tracce vi sono anche gli Houston Rockets, i Miami Heat, i Los Angeles Lakers e i New York Knicks. In uscita, invece, D’Angelo Russell: se fino a poche settimane fa, in molti pensavano che i Nets avessero in mente di affiancarlo a Irving, infatti, questa soluzione appare ormai definitivamente scartata.

Brooklyn ha comunicato al giovane e talentuoso playmaker di avere intenzione di collaborare per una sign-and-trade. D-Lo piace ai Lakers, che lo selezionarono al Draft con la seconda scelta assoluta nel 2016, per poi scambiarlo appena un anno dopo per Lonzo Ball e la ventisettesima scelta del 2017 (Kyle Kuzma), ma è seguito fortemente anche dai Minnesota Timberwolves, in cui gioca il suo grande amico Karl-Anthony Towns.