Poche settimane fa, i Brooklyn Nets hanno messo a segno tre colpi da incorniciare, assicurandosi le firme di Kevin Durant, Kyrie Irving e DeAndre Jordan. Questi ultimi due diranno la loro già dal prossimo ottobre con la maglia della franchigia newyorkese, mentre il 2 volte MVP delle Finals ha da poco iniziato la riabilitazione e tornerà a calcare il parquet soltanto nella stagione 2020-2021.

Reduci entrambi da annate contraddistinte da alti e bassi (Irving ha deluso ampiamente le aspettative ai playoff, Jordan aveva iniziato bene la stagione coi Dallas Mavericks prima di essere ceduto ai Knicks e Durant si è rotto il tendine d’Achille nel corso dell’unica gara disputata alle Finals), i tre proveranno a riportare il titolo nella Grande Mela: i Nets non vincono l’anello dal 1976, i cugini dei Knicks addirittura dal 1973.

“Non per criticare la cultura dei Knicks, ma noi siamo rimasti impressionati dal lavoro di Kenny Atkinson e dall’efficienza dell’organizzazione dei Nets. È decisamente un qualcosa di cui chiunque vorrebbe far parte, soprattutto quando hai la chance di giocare al fianco di tanti altri giocatori di valore e costruire qualcosa di importante.”, ha dichiarato DeAndre Jordan in merito alla decisione di firmare con i Nets e unirsi a Kyrie Irving e Kevin Durant, con questi ultimi due che hanno accettato un compenso leggermente inferiore al massimo salariale proprio per permettere a Brooklyn di accollarsi anche il contratto del centro ex Clippers.

Oltre al nuovo Big Three, i newyorkesi possono contare anche sull’apporto dei vari Caris LeVert, Jarrett Allen e Spencer Dinwiddie, il che li rende una delle squadre più forti della Eastern Conference. Insomma, in attesa del rientro di KD, i Nets possono comunque giocarsi le proprie carte e arrivare fino in fondo a Est.