Da tempo al centro di numerose indiscrezioni di mercato, soprattutto a causa del costante peggioramento dei Washington Wizards, il due volte All-Star Bradley Beal ha accettato di rinnovare il contratto con la franchigia della capitale, mettendo nero su bianco su un accordo biennale per un totale di 72 milioni di dollari. Il precedente contratto, un quinquennale da 127 milioni firmato nel 2016, sarebbe scaduto al termine della stagione 2020-2021.

Il 26enne nativo di St. Louis è reduce dalla sua miglior stagione in carriera, avendo messo a referto 25.6 punti, 5 rimbalzi, 5.5 assist e 1.5 palle recuperate col 47.5% dal campo e il 35% da dietro l’arco in 82 presenze, giocando per il secondo anno consecutivo tutte le partite di regular season, senza però riuscire a condurre i suoi ai playoff (undicesimo posto con 32 vittorie e 50 sconfitte), anche e soprattutto complice il grave infortunio occorso a John Wall.

Beal ha dimostrato di poter essere il leader ideale dei Wizards sia dal punto di vista tecnico che per ciò che concerne il carattere e la personalità: il classe ’93, infatti, è un giocatore in grado di fare la differenza su entrambi i lati del campo, tant’è che numerose contender di livello avevano fiutato la possibilità di bussare alla porta di Washington per proporre pacchetti convincenti in cambio del numero 3 dei capitolini.

Le incessanti voci di trade, però, sembrano giunte al termine, almeno per quest’anno (se ne potrebbe riparlare soltanto fra sei mesi, quando la trade deadline sarà già conclusa da un bel po’ e dunque non sarà possibile fare scambi): oltre ad aver allungato il proprio contratto di due anni (il recente accordo scadrà nell’estate 2023 nel caso in cui dovesse esercitare la player option e non più al termine della stagione 2020-2021), infatti, il prodotto dei Florida Gators avrà la possibilità di declinare l’opzione giocatore per il 2022-2023 e firmare il contratto più remunerativo della storia della NBA, un quinquennale da 266 milioni di dollari.

Il giocatore era stato accostato a tante squadre già in grado di lottare per il titolo o di ambire a un importante piazzamento ai playoff nella stagione che sta ormai per iniziare, tra cui i Los Angeles Lakers e Clippers, i Denver Nuggets e i Miami Heat, ma ha preferito restare nella capitale e diventare il nuovo uomo franchigia di una squadra che per ripartire ha bisogno innanzitutto di certezze attorno cui ricostruire per accelerare i tempi. Una sicurezza che da oggi in poi a Washington risponderà al nome di Bradley Beal.