Prelevato la scorsa estate dai New York Knicks con un contratto annuale da 15 milioni di dollari, Marcus Morris sta disputando la miglior stagione della sua carriera nella Grande Mela, rappresentando così una delle poche note liete in un’annata già da dimenticare per la franchigia newyorkese, che ha da poco licenziato l’head coach David Fizdale ed occupa attualmente l’ultima posizione nella Eastern Conference con un record di appena 5 vittorie e 20 sconfitte (soltanto i Golden State Warriors stanno facendo peggio, con un ko in più).

30 anni compiuti lo scorso 2 settembre, Morris sta viaggiando a medie di 19 punti, 5.9 rimbalzi, 1.3 assist e una palla recuperata col 43% dal campo e un ottimo 49% da dietro l’arco in 23 gare: inevitabile, dunque, che il suo nome sia finito sul taccuino di numerose contender, anche perché i Knicks stanno vivendo l’ennesima annata travagliata e la prossima estate il nativo di Filadelfia diventerà unrestricted free agent.

New York, dal canto suo, potrebbe sfruttare l’ottimo rendimento di Morris per ricevere in cambio scelte al Draft e/o pedine attorno cui ricostruire una squadra che la scorsa estate ha dato vanamente la caccia ai migliori free agent disponibili, tra cui Kevin Durant, Kyrie Irving e Kemba Walker, e che ha visto sfumare la possibilità di selezionare Zion Williamson con la prima scelta assoluta al Draft, accontentandosi (si fa per dire) dell’altro prodotto di Duke, R.J. Barrett. Perdere un giocatore del calibro dell’ex Boston Celtics a costo zero, del resto, sarebbe un rischio che i Knicks non possono permettersi.

Ciononostante, Morris non sembra essere intenzionato a lasciare New York, almeno per il momento. “Sono qui per cercare di invertire il trend e riportare questa franchigia dove merita. Le voci di un possibile scambio non mi interessano, non è quello che voglio. Ovviamente è solo la mia opinione, so bene che in NBA può succedere di tutto in qualsiasi momento. Melo ha ragione, non tutti sono adatti a New York. Io lo sono e amo stare qui.”, le parole del diretto interessato in merito a un possibile scambio. L’attuale numero 13 dei Knicks aveva accettato l’offerta dei San Antonio Spurs (contratto biennale da 20 milioni di dollari), salvo poi ripensarci e costringere gli Speroni a cautelarsi con l’ex Nuggets Trey Lyles.