Il 2020 si apre con una brutta, bruttissima notizia per gli appassionati NBA e non solo: è scomparso, all’età di 77 anni, David Stern. Ricoverato presso il Mount Sinai Hospital di New York dallo scorso 12 dicembre, in seguito a un’emorragia cerebrale che lo aveva colpito mentre era a pranzo in un ristorante, Stern avrebbe compiuto 78 anni il prossimo 22 settembre.

Divenuto commissioner della NBA il 1 febbraio 1984, subentrando a Larry O’Brien, il nativo di New York ha mantenuto la carica per trent’anni, lasciando il posto a Adam Silver il 1 febbraio 2014 (la nomina di Silver era già stata annunciata dallo stesso Stern il 25 ottobre 2012).

Stern ha ricoperto un ruolo di primo piano nella crescita della lega cestistica statunitense, attuando provvedimenti e misure di vario genere che hanno permesso alla NBA di diventare a tutti gli effetti la lega più famosa, competitiva e seguita al mondo, aumentando in maniera esponenziale la copertura televisiva nazionale e non solo e introducendo numerose partite di pre-season e regular season all’estero (ad oggi se ne contano 80 di pre-season e 32 di regular season tra Milano, Roma, Londra, Parigi, Berlino, Vancouver, Tokyo, Manchester, Siviglia, Colonia, Rio de Janeiro, Città del Messico, Monterrey, Shanghai, Pechino, Guangzhou, Shenzen, Macao, Santo Domingo, San Juan, Mumbai, Saitama, Nassau, Taipei, Manila e Yokohama).

Nel corso del suo trentennio alla guida della National Basketball Association, sono entrate a far parte della NBA sette nuove franchigie (Timberwolves, Raptors, Heat, Hornets, Grizzlies, Bobcats e Magic) e cinque squadre hanno trovato una nuova collocazione: i Clippers da San Diego a Los Angeles (1984), i Kings da Kansas City a Sacramento (1985), i Grizzlies da Vancouver a Memphis (2001), i Seattle Supersonics trasformatisi in Oklahoma City Thunder (2009), i Nets dal New Jersey a Brooklyn (2012).

Oltre a ciò, nel 1992 gli Stati Uniti si aggiudicarono la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Barcellona, sbaragliando la concorrenza col celeberrimo Dream Team, composto da giocatori del calibro di Michael Jordan, Magic Johnson, Larry Bird, Karl Malone, John Stockton, Clyde Drexler, Charles Barkley, Scottie Pippen, Patrick Ewing, David Robinson, Chris Mullin e Christian Laettner. Per la prima volta, gli atleti NBA partecipano alle Olimpiadi: prima di allora, alla manifestazione sportiva prendevano parte gli atleti del college.