Il gioco del basket si evolve costantemente e molto spesso i cambiamenti non piacciono a tutti. In particolar modo, è evidente che negli ultimi anni le franchigie NBA tendano ad affidarsi con sempre maggior frequenza al tiro da dietro l’arco, tanto che ormai non è affatto raro trovare in circolazione lunghi che oltre a saper proteggere il ferro e farsi valere sotto canestro sono anche in grado di tirare dalla lunga distanza con percentuali più che positive.

Mappa di tiro relativa alla stagione 2001-2002: il tiro da dietro l’arco era ancora poco utilizzato nell’era di Shaq e delle battaglie nel pitturato.
Le scelte di tiro più comuni nella stagione attualmente in corso: non c’è più il “mare” rosso del 2001-2002 in area, mentre abbondano le conclusioni dalla lunga distanza.

Questo grafico pubblicato dall’analista di ESPN Kirk Goldsberry sul proprio profilo Instagram mette ben in mostra le enormi differenze relative alle scelte di tiro tra la stagione 2001-2002 e quella attualmente in corso. Il gioco, insomma, è cambiato, e non di poco e le immagini pubblicate da Goldsberry lo dimostrano chiaramente.

Come precisato poc’anzi, non tutti sono felici di quest’evoluzione. In molti, infatti, ritengono che la pallacanestro di 10/20 anni fa fosse molto più spettacolare e divertente e che tirare troppo da tre sia noioso e controproducente. Tra i detrattori dell’estremizzazione del tiro da tre punti spicca Charles Barkley, che in carriera è stato convocato 9 volte all’All-Star Game, ha vinto l’MVP nel 1993 e ha indossato le maglie di Philadelphia Sixers, Phoenix Suns e Houston Rockets.

Membro della Hall of Fame dal 2006, Barkley ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di ESPN: “Penso che sia stupido pretendere che sempre più lunghi tirino da tre. I giocatori più grossi non sfruttano più il loro fisico sotto canestro perché sono sempre sul perimetro, non ha senso. Negli ultimi due anni, sei squadre hanno tirato più triple dei Golden State Warriors. Per me è una follia perché i Warriors avevano Steph Curry, Klay Thompson e Kevin Durant, i tre migliori tiratori della storia, le altre sei squadre no.”