Nonostante in NBA non si giochi più da ormai tre settimane – e non si riprenderà a giocare prima dell’estate -, al di fuori del rettangolo di gioco c’è da registrare una nuova puntata della fiction “Antetokounmpo vs Harden“.

Ma stavolta non si tratta della solita frecciatina. Il greco, infatti, ha parlato in positivo del Barba, come mai aveva fatto prima.

I due, infatti, specialmente in questi ultimi tempi, si sono beccati più volte, ma la loro antipatia è nota fin dai tempi in cui il greco era solo un rookie.

Infatti, la prima scaramuccia tra i due avvenne ben 6 anni fa, durante una partita tra Milwaukee e Houston.

Con i suoi avanti di 15 (partita poi vinta 103-117 da Houston), James commise fallo su Giannis, il quale poi si ribellò, andando a muso duro contro il Barba e scatenando una rissa.

Negli anni seguenti sembrava che la diatriba tra i due fosse finita, ma dallo scorso anno i due sono tornati a punzecchiarsi a vicenda.

Rimase celebre la partita dello scorso anno in cui il 34 colpì in piena faccia l’MVP 2018, tramortendolo. Allora sembrava un banale incidente, ma a rivederlo oggi non si direbbe.

Ma la causa scatenante della loro rivalità è stata la corsa al premio per eleggere l’MVP 2019, vinto dal greco. Ma a Harden questa sconfitta non è mai andata giù.

Il play dei Rockets, infatti, continua a ritenere che quel premio fosse suo di diritto, e che la sua stagione rimarrà nella storia della NBA.

Harden ha concluso la passata stagione con 36.1 punti, 36% da tre, 86% dalla lunetta e 44% dal campo, giocando in media 36 minuti.

Giannis, però, ha concluso la stagione in tripla doppia di media, ma con il 30% da tre e col 63% scarso ai liberi. Entrambi sono in corsa per il premio di MVP 2020.

La storia, poi, è continuata con l’All-Star Game 2020. Come l’anno precedente, il greco ha preferito includere Walker nel suo team al posto del Barba, scelto invece da LeBron.

La motivazione di questa scelta la sanno tutti – “Voglio qualcuno che passi la palla”, questo rispose il 34 alla domanda di Barkley sul perché non volesse un palleggiatore per il suo team.

La replica di Harden non tardò ad arrivare (“faccio più assist di entrambi”), ma nel post All-Star Game arrivò la contro-replica di Antetokounmpo, che rivelò che lo schema della sua squadra era quello di attaccarlo a ogni singola azione.

Era evidentemente un modo per mettere in mostra tutte le lacune difensive di Harden, che però in quell’occasione difese bene.

Lo stesso play di Houston ha recentemente buttato benzina sul fuoco: “Mi piacerebbe essere alto 2.13, correre e schiacciare senza fare altro. Per quello non ci vogliono abilità”.

Ovviamente non si è fatta attendere la risposta dell’MVP in carica: “Il mio gioco non è solo potenza. Più sono completo, più gioco meglio e posso aiutare la squadra a vincere”.

Insomma, la rivalità tra i due è ormai ben nota, e questa cosa che non fa che aumentare l’interesse per la prossima post-season, se si giocherà.

Come detto all’inizio, l’MVP in carica è tornato a parlare di Harden, ma stavolta in positivo, e lo ha fatto durante una diretta suInstagram.

Alla domanda su chi fosse il giocatore più difficile da marcare, il greco ha risposto “James Harden è il giocatore più difficile da marcare”.

Non ha certamente tutti i torti, visto che il Barba, nonostante nelle ultime partite abbia battuto un po’ la fiacca, rimane un attaccante letale e imprevedibile.

Può tirare da tre, andare in penetrazione e poi scaricare per i compagni liberi, può far passare la palla nei posti più impensabili.

Ora la domanda è: Giannis vuol far pace con James? Oppure si tratta di una banale risposta senza secondi fini? Non ci resta che aspettare la prossima puntata per scoprirlo.