Mentre tutto il mondo si trova a che fare con la peggior epidemia della storia, in NBA si sta cercando un modo per riprendere a giocare.

Inizialmente si pensava di riprendere a giocare a maggio, ma vista l’emergenza è impossibile riprendere le azioni prima di agosto.

Vista la pausa forzata, molti giocatori hanno trovato diversi modi per passare il tempo, in attesa che riprendano le operazioni.

C’è chi continua a allenarsi inesorabilmente come LeBron, chi approfitta dell’occasione per stare con la famiglia e chi, invece, ripensa alle occasioni mancate in passato, come Chris Paul.

L’attuale PG dei Thunder ha recentemente confessato di pensare ancora a quella mancata trade, a come sarebbe andata la sua carriera se avesse avuto la possibilità di giocare insieme a Kobe.

Ma ripercorriamo un po’ la storia della più famosa trade mancata dello scorso decennio.

Quei giorni di Dicembre 2011 erano molto frenetici a causa del lockout, con la regular season che stava per riprendere proprio in quei giorni.

Chris Paul a quei tempi giocava con i New Orleans Hornets, ed era uno dei migliori play della lega, forse il più forte di tutti.

Concluse la stagione 2010/11 con 15.9 punti e 9.8 assist, tirando con l’88% dalla lunetta, col 39% da tre e con il 46% scarso dal campo.

I Lakers, invece, nel 2011, dopo tre finali NBA consecutive, vennero eliminati al secondo turno dai Mavs futuri campioni.

Per poter aggiungere Paul al proprio roster, i losangelini erano pronti a imbastire una trade che avrebbe coinvolto pure Houston.

Per avere CP3, i Lakers erano pronti a spedire a N.O. Scola, Odom, Martin, Dragic e una scelta al Draft 2012, mentre Gasol sarebbe andato a Houston.

Sembrava tutto fatto, per la gioia dei tifosi gialloviola e anche per quella di Kobe, che avrebbe avuto un compagno di livello.

Ma il no all’ultimo momento di David Stern, allora proprietario della franchigia, fece saltare tutto.

Anni dopo, Stern avrebbe motivato così la sua decisione: “Fu basata su cosa ritenevo meglio per NOLA. Non aveva nulla a che fare con L.A“.

Anzi, per lui la settimana successiva “l’affare si sarebbe potuto rifare: noi avremmo preso Lowry dai Rockets e tante prime scelte dai Lakers in cambio di Odom“.

Stern concluse dicendo che la colpa era di Mitch Kupchamp, allora dirigente dei Lakers:”Si fece prendere dal panico e cedette Odom ai Mavs. E così l’affare sfumò definitivamente”.

Il bello è che alla fine Paul a Los Angeles ci andrà comunque quell’anno, ma per giocare con i Clippers. Manterrà sempre ottime statistiche e permise alla franchigia di vincere due titoli di division.

Tutti, ancora oggi, se lo domandano: cosa sarebbe successo se Chris fosse andato ai Lakers? Sarebbe riuscito a vincere almeno un titolo?

Come sarebbe andata se lo domanda tutt’ora lo stesso CP3, come ha confessato a All the smoke, podcast condotto daMatt Barnes e Stephen Jackson.

“La cosa che più mi manca di Kobe – queste le sue parole – è di non aver avuto l’opportunità di giocare con lui quando la mia trade per andare ai Lakers era ormai cosa fatta”.

Entrambi, infatti, erano accomunati dalla voglia di vincere sempre e comunque: “Quando giocavamo insieme in qualche ASG io e lui avevamo lo stesso approccio”.

Paul, poi, ricorda un aneddoto dell’ASG 2009, vinto dall’Ovest 199-146: “Li prendemmo a calci nel sedere, stavamo giocando con la zona per poter recuperare, e LBJ e Wade non volevano crederci”.

Veder giocare nella stessa squadra due come Paul e Bryant sarebbe stata una gioia non solo per i tifosi losangelini, ma per tutti gli amanti del basket.

Entrambi avevano grandi motivazioni: Chris voleva giocare in una squadra da titolo, Kobe voleva riscattare l’eliminazione al secondo turno dell’anno prima.

Nessuno saprà mai come sarebbe andata se la trade fosse andata in porto. Ma probabilmente quel no di Stern ha cambiato la storia.

Perché forse Chris ora avrebbe vinto qualche titolo, ma sopratutto perché erano appena nati i Big Three di Miami, e i Lakers avevano bisogno di un top player da affiancare al Mamba.

E forse quella sarebbe stata l’occasione buona per vedere uno scontro alle finals tra Kobe e LeBron. E lì ne avremmo viste delle belle.