Notte incredibile per Julius Randle, che trascina per l’ennesima volta i suoi New York Knicks alla vittoria. Al Madison Square Garden, i padroni di casa superano per 123-112 gli Atlanta Hawks e centrano il terzo successo consecutivo, salendo al sesto posto a Est. Merito anche e soprattutto del suo giocatore copertina, il sopracitato Randle, autore di ben 44 punti (season-high), 9 rimbalzi e 5 assist col 64% dal campo (14/22) e il 54% da dietro l’arco (7/13, career-high), numeri che lo rendono il primo giocatore della storia dei Knicks a far registrare almeno 44 punti, 9 rimbalzi, 5 assist e 7 triple in una partita.

26 anni compiuti lo scorso 29 novembre, il nativo di Dallas non è nuovo a prestazioni del genere: già con la maglia dei Los Angeles Lakers, che lo selezionarono con la settima scelta assoluta al Draft 2014, fece registrare due gare da almeno 30 punti, imparando tanto da Kobe Bryant, mentre tra le file dei New Orleans Pelicans ne totalizzo undici da 30+ punti e una da 40+ punti, ossia il suo career-high di 45 punti messo a referto contro i Portland Trail Blazers il 15 marzo 2019.
Messo sotto contratto dai New York Knicks nell’estate 2019 (triennale da poco più di 62 milioni di dollari per lui), Randle sta viaggiando a medie di 23.1 punti, 11 rimbalzi e 5.6 assist col 48% al tiro, il 41% dalla lunga distanza e l’80% dalla lunetta. Oltre a ciò, il prodotto di Kentucky si è reso autore di una tripla doppia (28 punti, 12 rimbalzi e 11 assist lo scorso 29 dicembre contro i Cleveland Cavaliers) e risulta attualmente il miglior scorer, rimbalzista, passatore e tiratore da dietro l’arco dei Knicks di Tom Thibodeau, una delle squadre più interessanti e divertenti di questa prima parte di regular season, nonché quella con la miglior difesa (appena 103.6 punti concessi a partita).

“L’anno scorso non ho fatto abbastanza per aiutare la squadra. Penso che il mio gioco sia a un livello che non avevo mai raggiunto in precedenza, ma anche sul piano mentale mi sento un giocatore più evoluto rispetto al passato.”, ha dichiarato il diretto interessato al termine dell’ennesima partita da incorniciare della sua stagione. I suoi compagni, dal canto loro, lo hanno celebrato alla grande, invocando anche la sua convocazione all’All-Star Game che si terrà il prossimo 7 marzo ad Atlanta.
Randle – attualmente ottavo tra i lunghi più votati dai tifosi a Est per l’All-Star Game (387.114 voti), dietro soltanto a Durant, Antetokounmpo, Embiid, Tatum, Butler, Adebayo e Sabonis – potrebbe guadagnarsi un posto tra le riserve della Eastern Conference, i cui nomi verranno annunciati la settimana prossima, il 23 febbraio. Nel caso in cui dovesse riuscire a guadagnare la convocazione per la partita delle stelle, il classe ‘94 diventerebbe il primo All-Star dei Knicks dal 2017-2018, anno in cui a rappresentare la franchigia della Grande Mela fu chiamato Kristaps Porzingis, attualmente ai Dallas Mavericks.