Emerge un retroscena piuttosto curioso relativo a Blake Griffin, che ha da poco lasciato i Los Angeles Clippers per accasarsi, vis trade, insieme a Willie Reed, ai Detroit Pistons, in cambio di Avery Bradley, Tobias Harris, Boban Marjanovic, una prima scelta del Draft di quest’anno e una seconda di quello del 2019, spiazzando un po’ tutti, tra chi si aspettava che Donkey Kong sarebbe rimasto a lungo in quel di L.A., essendo uno dei principali punti di riferimento della franchigia, e chi, invece, non aveva previsto un suo approdo nella Motor City.

 

Come ormai ampiamente noto, però, il mondo della NBA è in grado di sorprendere e stupire in ognuno dei suoi numerosi frammenti, di cui il mercato rappresenta una componente principale. E se l’inizio della nuova avventura in quel di Detroit lo ha visto adattarsi sin da subito alla grande al contesto, mostrando un’ottima intesa con l’altro leader della squadra, Andre Drummond, Griffin era vicino a prendere una strada diversa da quella che porta al Michigan.

 

Il classe ’89, infatti, sarebbe potuto rimanere ad Ovest e, più precisamente, tornare a casa, nella sua Oklahoma. I Los Angeles Clippers hanno provato un tentativo disperato di accappararsi Paul George, bussando alla porta di OKC e proponendo lo scambio tra le due stelle. Della serie “noi vi diamo un ottimo giocatore, nonché nativo di Oklahoma, in cambio ci date Paul George così lo riportiamo a sua volta nella sua Los Angeles e lo soffiamo ai Lakers”.

 

Niente da fare, però. L’operazione era innegabilmente affascinante per entrambe le squadre, al di là del valore tecnico enorme dei due giocatori in questione, ma Oklahoma non se l’è sentita di privarsi del suo secondo violino PG13, soprattutto dopo che quest’ultimo si sta adattando sempre di più al contesto e sembra essere disposto a parlare di rinnovo con OKC. Oltre a ciò, molto probabilmente George avrà intenzione di qualificarsi ai playoff senza particolari patemi d’animo e questo, relativamente a questa stagione, i Clippers non avrebbero potuto garantirglielo.

 

Per ciò che concerne Griffin, nelle sue prime due partite con i Pistons ha contribuito in maniera determinante ai successi contro Memphis Grizzlies e Miami Heat, facendo registrare rispettivamente una doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi nel primo caso e 16 punti e 9 rimbalzi nel secondo. Nato ad Oklahoma City, il 28enne ha frequentato il college alla University of Oklahoma, ecco perché un suo approdo ai Thunder sarebbe stato piuttosto intrigante.

 

Da qui a imbastire una vera e propria trade, però, ce ne passa. Dal punto di vista economico, le situazioni di Griffin e George sono tutt’altro che simili: il primo la scorsa estate aveva rinnovato con i Los Angeles Clippers per la cifra monstre di 173 milioni in cinque anni, il secondo ha un solo anno di contratto con OKC e può uscire dal suo accordo e diventare unrestricted free agent.