In una recente chiacchierata con Shaquille O’Neal, Kobe Bryant ha confessato di essere stato ad un passo dal trasferimento ai Chicago Bulls nell’estate 2004. I due hanno giocato insieme ad L.A. dal 1996 al 2004, vincendo tre titoli insieme e formando una delle coppie più forti, divertenti ed efficaci mai viste nella storia della NBA. La convivenza tra i due non è sempre stata pacifica e, come spesso avviene quando due superstar di grandissimo livello si trovano a dover remare nella stessa direzione, una delle due prende una strada diversa.

 

In questo senso, il candidato numero uno a lasciare Los Angeles sembrava essere proprio Kobe Bryant, che aveva deciso, nonostante l’amore per i colori gialloviola, di trasferirsi ai Chicago Bulls nell’estate 2004, per dimostrare di poter compiere autentiche imprese anche senza la presenza dell’allora compagno di squadra Shaquille O’Neal. Per il suo approdo nella Windy City, dove avrebbe potuto ricalcare le orme di Michael Jordan, dunque, sembrava tutto fatto, tant’è che Kobe e sua moglie Vanessa erano alla ricerca di una casa a Chicago.

 

A Bryant, inoltre, non era andato giù che Shaq, in un’intervista rilasciata ad ESPN Magazine, avesse dichiarato che Penny Hardaway, suo ex compagno di squadra agli Orlando Magic, e Kobe fossero sostanzialmente uguali, anche se lo stesso O’Neal gli ha fatto presente che non intendeva dire che l’ex numero 8 e 24 dei Lakers avesse vinto soltanto grazie alla sua presenza in squadra. Il Black Mamba aveva deciso di lasciare Los Angeles, in quanto, pur non essendo una scelta semplice da compiere, gli sembrava l’unica mossa concreta per dimostrare di poter vincere anche da solo.

 

Proprio mentre Bryant sembrava ad un passo dal trasferirsi in quel di Chicago, però, l’allora general manager dei Lakers Rob Pelinka gli telefonò per comunicargli che Shaquille O’Neal aveva richiesto la cessione. Appresa la notizia, Kobe tornò sui suoi passi e decise di restare a Los Angeles, conscio del fatto che la franchigia californiana non si sarebbe mai privata di entrambe le sue stelle nella stessa sessione di mercato. Il dominante centro classe ’72 approdò ai Miami Heat, vincendo un titolo in coppia con Dwyane Wade, mentre Bryant restò ai Lakers e, stavolta, senza il suo ex compagno di mille avventure, vinse altri due titoli (2009 e 2010), un MVP della regular season nel 2008, due MVP delle Finali e tre MVP dell’All-Star Game, uno dei quali a pari merito con lo stesso Shaq.

 

Insomma, a fare le valigie e a lasciare Los Angeles sarebbe potuto essere Bryant e non O’Neal, ma quello che sembrava un trasferimento già definito, con Kobe pronto a trasferirsi ai Bulls, non è mai andato in porto proprio in virtù della volontà di Shaq di salutare i Lakers nell’estate 2004 per accasarsi ad Est. Nel caso in cui le cose fossero andate diversamente, i due avrebbero avuto una carriera sostanzialmente diversa e le loro scelte avrebbero influito anche e soprattutto sulle due squadre in questione, i Los Angeles Lakers e i Chicago Bulls.

 

Kobe avrebbe probabilmente reso i Bulls una squadra in grado di competere per il titolo e di sbaragliare la concorrenza, mentre Shaq avrebbe recitato un ruolo di primo piano in California e quasi sicuramente Phil Jackson avrebbe costruito il proprio sistema esclusivamente attorno a lui. Chissà, magari i due si sarebbero anche resi protagonisti di appassionanti duelli nelle Conference Finals, ma questo non ci è dato saperlo, visto che alla fine la volontà dell’uno ha cambiato il destino dell’altro, in un intreccio tra giocatori, amici, compagni di squadra e squadre di due Conference opposte a dir poco affascinante.