In occasione della recente Draft Lottery, i Phoenix Suns si sono aggiudicati la prima scelta assoluta per la prima volta nella loro storia. Piazzatasi all’ultimo posto ad Ovest col peggior record della lega (21-61), la franchigia dell’Arizona avrà dunque la ghiotta chance di scegliere prima di tutte le altre in uno dei Draft più talentuosi degli ultimi anni.

 

Secondo le numerose indiscrezioni, i Suns sarebbero orientati a scegliere DeAndre Ayton, promettente centro originario delle Bahamas e che ha frequentato l’high school e il college in Arizona. La decisione di affidare la panchina allo sloveno Igor Kokoskov, però, potrebbe rappresentare un valido motivo per scegliere Luka Doncic, protagonista di un’annata straordinaria col Real Madrid e vincitore dell’Europeo la scorsa estate proprio sotto la guida di Kokoskov.

 

Fino al giorno del Draft, in programma nella notte tra giovedì 21 e venerdì 22 giugno, però, potranno cambiare tante cose: il mercato NBA, infatti, è abituato a stupirci e non è detto che i Suns non decidano di privarsi della loro prima scelta in cambio di contropartite interessanti. In questo senso, numerose squadre si farebbero avanti.

 

Tra queste, i Brooklyn Nets, che potrebbero offrire in cambio Spencer Dinwiddie, D’Angelo Russell e la ventinovesima scelta del primo turno di quest’anno, gli Indiana Pacers, con Victor Oladipo e Myles Turner a Phoenix in un pacchetto comprendente la scelta numero 23 del primo giro dell’imminente Draft. Offerta simile quella che potrebbero fare gli Oklahoma City Thunder (Carmelo Anthony, Steven Adams e una prima scelta futura), mentre i Miami Heat potrebbero cedere Hassan Whiteside, Josh Richardson e due prime scelte future.

 

Phoenix ha bisogno di un buon playmaker e, soprattutto, di un centro affidabile: tra le tante squadre che potrebbero convincerli, ci sono i Toronto Raptors, con Kyle Lowry, Jonas Valanciunas e una futura prima scelta. I Golden State Warriors, invece, offrirebbero Klay Thompson e la scelta numero 28 di questo Draft, mentre i Los Angeles Lakers si priverebbero di Lonzo Ball, Kyle Kuzma e della venticinquesima scelta del primo turno e i New York Knicks potrebbero offrire Kristaps Porzingis e la nona scelta del primo giro.

 

Intrigante anche un’ipotetica offerta dei Los Angeles Clippers, un pacchetto composto da DeAndre Jordan, Tobias Harris e le scelte numero 12 e 13 in cambio della prima e della sedicesima in possesso dei Suns, così come quella dei Portland Trail Blazers (Damian Lillard + scelta numero 24): Dame formerebbe un backcourt a dir poco devastante con Devin Booker.

 

Al fianco di quest’ultimo ci potrebbe stare benissimo anche John Wall, che i Washington Wizards potrebbero cedere insieme alla loro quindicesima scelta del primo turno, al pari di Kemba Walker, che sbarcherebbe in Arizona insieme a Malik Monk, l’undicesima scelta di quest’anno e una futura prima scelta. I Milwaukee Bucks, invece, potrebbero fare a meno di Malcolm Brogdon, Khris Middleton e la scelta numero 17, mentre gli Utah Jazz potrebbero provare a convincere i Suns soltanto cedendo loro Donovan Mitchell, Rudy Gobert e la ventunesima scelta del primo giro. 

 

Meno allettante ma non certo inadeguato sarebbe uno scambio con Kevin Love, Ante Zizic e una futura prima scelta dei Cleveland Cavaliers, o una trade che potrebbe Andre Drummond, Ish Smith e una futura prima scelta dei Detroit Pistons. I Philadelphia Sixers, invece, potrebbero avere ancora una volta la prima scelta solo cedendo Markelle Fultz, Dario Saric e la decima scelta del primo turno. Anche i Memphis Grizzlies potrebbero decidere di scambiare la loro quarta scelta: in un pacchetto insieme a Marc Gasol, potrebbe rappresentare l’offerta giusta per far vacillare Phoenix. 

 

Tra le altre ipotetiche offerte, da menzionare quelle di Chicago Bulls (Lauri Markkanen più la settima scelta), Orlando Magic (Aaron Gordon, sesta scelta assoluta e ritorno di Elfrid Payton), Dallas Mavericks (Dennis Smith jr. e scelta numero 5 del primo turno), Denver Nuggets (Nikola Jokic + quattordicesima scelta), Boston Celtics (Kyrie Irving, Jaylen Brown più scelta numero 27), San Antonio Spurs (Kawhi Leonard e Dejounte Murray), Atlanta Hawks (Dennis Schröder, terza e trentaquattresima scelta di quest’anno e scelta al primo giro del Draft 2019) e Sacramento Kings (Zach Randolph + seconda scelta assoluta).

 

Da menzionare, infine, i possibili approdi di uno tra Karl-Anthony Towns dei Minnesota Timberwolves ed Anthony Davis dei New Orleans Pelicans a Phoenix in cambio della prima scelta. Anche nel caso in cui i Suns dovessero decidere di valutare la possibilità di scambiare la loro prima scelta assoluta, gran parte degli scambi ipotizzati sopra sono a dir poco complicati da far andare in porto, soprattutto perché la maggior parte di essi coinvolgono giocatori di cui le rispettive squadre non farebbero mai a meno.

 

Ad esempio, i Boston Celtics non potrebbero mai pensare di privarsi di due giocatori come Kyrie Irving e Jaylen Brown per la prima scelta, così come New Orleans, Minnesota e Denver farebbero un passo indietro liberandosi dei rispettivi uomini chiave (Davis, Towns e Jokic) e Bulls, Mavericks, Sixers, Lakers e Jazz non hanno affatto intenzione di cedere i propri rookie, rispettivamente Markkanen, Smith jr., Fultz, Ball, Kuzma e Mitchell. Pura utopia, inoltre, il possibile scambio con Klay Thompson, tra i punti fermi dei vincenti Warriors, che non hanno affatto bisogno della prima scelta quest’anno. 

 

Più realistiche le possibili trade con Sacramento, Memphis, Clippers, Atlanta, Orlando, Detroit, Charlotte, Miami e Brooklyn, anche se non è scontato che i Suns siano disposti ad ascoltare offerte simili piuttosto che puntare tutto sulla loro prima scelta e iniziare un graduale ma fondato processo di crescita. Insomma, che numerose squadre busseranno alla porta di Phoenix per provare a convincerla non è affatto utopia, ma è chiaro che i Suns ci penseranno a lungo prima di liberarsi di una prima scelta che mai avevano avuto nel corso della loro storia.