Derrick Rose continua a offrire il meglio del suo repertorio ogni sera, ma le sue prestazioni più che positive non vanno di pari passo col rendimento dei Detroit Pistons, sempre più in caduta libera e reduci dall’ennesima sconfitta stagionale al cospetto dei Washington Wizards: la franchigia del Michigan occupa attualmente il nono posto in classifica nella Eastern Conference, con un record di appena 16 vittorie e ben 28 sconfitte, complice anche l’infortunio di Blake Griffin.

La qualificazione ai playoff appare un obiettivo difficilmente percorribile per i Pistons, per cui meglio programmare per il futuro: sarebbe questa la linea scelta dal front office di Detroit, che ha già fatto sapere di essere ben disposto ad ascoltare offerte per qualsiasi giocatore. Con Griffin infortunato, i nomi principali sono quelli di Andre Drummond, che la prossima estate sarà unrestricted free agent e potrebbe lasciare i Pistons a costo zero, e lo stesso Rose.

Quest’ultimo, che sta viaggiando a medie di 18.4 punti, 2.4 rimbalzi e 5.8 assist col 50% dal campo in 38 presenze e che ha messo a referto almeno 20 punti in nove partite consecutive, potrebbe far comodo a tante contender e squadre che puntano a lasciare il segno ai playoff. Tra queste, spiccano le due di Los Angeles, Lakers e Clippers, e i Philadelphia Sixers.

Trasferendosi a una di queste tre, così come a una tra Milwaukee Bucks, Boston Celtics e Houston Rockets, Rose avrebbe la possibilità di giocare per la prima volta in carriera le Finals e di lottare per quell’anello che non ha mai vinto e che gli permetterebbero di raggiungere un altro grande traguardo, il più importante.

D-Rose guadagna attualmente 7.3 milioni di dollari, avendo firmato un contratto biennale da 15 milioni con i Detroit Pistons la scorsa estate. Un contratto facilmente scambiabile, soprattutto considerando il valore del giocatore, che sta vivendo la miglior stagione dal 2010-2011, anno in cui divenne l’MVP più giovane di sempre con la maglia dei “suoi” Chicago Bulls. Molto dipenderà dalle richieste dei Pistons, che chiederanno sicuramente giocatori con contratti non molto lunghi e/o scelte al Draft.