Il secondo appuntamento dell’All-Star Weekend, che ha fatto seguito al Celebrity Game, è il Rising Stars Challenge, in cui si sono affrontate le selezioni di rookies e sophomores statunitensi e internazionali. L’appassionante duello tra le due selezioni, scelte dai vice allenatori NBA, ha visto prevalere Team World, che si è imposta con un netto 155-124 ai danni di Team USA, dominando in lungo e in largo la gara.

 

Quest’appuntamento fino a pochi anni fa consisteva in una sfida tra i migliori rookies della Eastern e della Western Conference. Dal 2012 il formato della sfida è cambiato, passando alla sfida tra giocatori al secondo anno e matricole, mentre dal 2015 è stato introdotto il duello tra una squadra composta da giocatori nati negli Stati Uniti e un’altra con quelli provenienti dal resto del mondo.

 

Dopo la vittoria dello scorso anno per 157-154, Team USA incassa dunque la seconda sconfitta nel giro di tre anni (nel 2015 aveva perso 121-112), in virtù di un’ottima prestazione di Bogdan Bogdanovic. La guardia classe ’92 dei Sacramento Kings è stato eletto MVP della gara, grazie ad una prova da 26 punti, 4 rimbalzi e 6 assist in 22′ con 9/16 al tiro e 7/13 dalla lunga distanza, il tutto in uscita dalla panchina.

 

Bogdanovic risulta così il quarto straniero di sempre ad aggiudicarsi il premio di miglior giocatore della sfida tra matricole e giocatori al secondo anno, dopo il lituano Zydrunas Ilgauskas (1998) e i canadesi Andrew Wiggins (2015) e Jamal Murray (2017). Quest’ultimo si è reso autore di un’ottima prestazione, sfornando 21 punti con 6 rimbalzi e 7 assist (8/14 dal campo e 3/6 da tre), al pari di Dario Saric (18 punti, 3 rimbalzi e 5 assist con 7/11 al tiro e 4/7 da dietro l’arco).

 

Da segnalare, inoltre, la bella doppia doppia fatta registrare da Ben Simmons (11 punti e 13 assist) e i contributi di Lauri Markkanen, Dillon Brooks e Domantas Sabonis, autori rispettivamente di 15, 11 e 13 punti. Spicca, insieme a quella di Bogdanovic, inoltre, la prestazione sontuosa di Buddy Hield, suo compagno di squadra ai Sacramento Kings, che mette a referto 29 punti con 12/22 al tiro, risultando il miglior marcatore dei suoi.

 

Uno dei protagonisti più attesi dell’evento, Joel Embiid, resta in campo appena 9′, in cui trova il tempo di segnare 5 punti, mentre per ciò che concerne Team USA, Jaylen Brown mette a segno la bellezza di 35 punti, segnando 14 dei 21 tiri tentati in totale e risultando il miglior scorer della serata. Non esaltanti, invece, le prove di Donovan Mitchell (7 punti, 7 assist e 5 palle recuperate in 23′ con 3/10 al tiro) e Dennis Smith jr., anch’egli autore di 7 punti con 3/10 dal campo.

 

Ottimo impatto in uscita dalla panchina per Kyle Kuzma (20 punti e 7 rimbalzi con 9/18 al tiro) e Jayson Tatum (15 punti con 7/13 dal campo), due dei rookies che più hanno sorpreso nella regular season attualmente in corso. Al di là dei numeri e delle prestazioni più o meno positive offerte dai tanti talenti protagonisti dell’evento, il Rising Stars Challenge ha regalato spettacolo e divertimento, inaugurando al meglio un All-Star Weekend che si preannuncia sempre più esaltante.