La seconda giornata dell’All-Star Weekend si apre con lo Skills Challenge, la gara di abilità consistente nel superare un percorso effettuando passaggi, palleggi e tiri a canestro e superando ostacoli nel minor tempo possibile, prosegue con il Three-Point Contest, la gara del tiro da tre punti, e si conclude con lo Slam Dunk Contest, in cui si affrontano alcuni dei migliori schiacciatori della lega, esibendosi in schiacciate spettacolari e innovative.

 

Lo spettacolo, come di consueto, non è mancato, con i tanti giovani talenti e fenomeni affermati presenti che hanno regalato divertimento ed emozioni ai tanti appassionati accolti in massa allo Staples Center e quelli che hanno seguito l’evento da tutte le latitudini. La prima sfida, il Taco Bell Skills Challenge, comincia con la vittoria di Joel Embiid ai danni di Al Horford. Segue il successo di Lauri Markkanen contro Andre Drummond, quindi Spencer Dinwiddie ha la meglio su Buddy Hield e Jamal Murray batte la concorrenza di Lou Williams.

 

Nella prima semifinale il rookie finlandese dei Chicago Bulls si impone su JoJo, mentre il playmaker dei Brooklyn Nets vince il duello con il canadese dei Denver Nuggets. In finale, Dinwiddie conferma il suo ottimo momento di forma e batte Markkanen, aggiudicandosi il titolo di campione dello Skills Challenge alla sua prima partecipazione assoluta. Una bella soddisfazione per l’ex Detroit Pistons, che quest’anno sta vivendo una gran stagione dopo alcune annate piuttosto complicate.

 

Per ciò che concerne la gara del tiro da tre punti, il campione in carica Eric Gordon esce di scena al primo turno, totalizzando 12 punti e non riuscendo dunque a vincere per ben due volte di fila, impresa riuscita fin qui soltanto a Jason Kapono (2007 e 2008). Il peggiore, un po’ a sorpresa, risulta Paul George, che conclude con appena 9 punti, preceduto da Kyle Lowry, fermatosi a quota 11. Bradley Beal fa registrare 15 punti, ma non basta per approdare in finale: il finalista dell’edizione del 2014, sconfitto in quel caso da Marco Belinelli, esce dunque al primo turno.

 

Stessa sorte per Wayne Ellington, che mette a referto ben 17 punti, appena uno in meno di Tobias Harris. Quest’ultimo passa all’ultimo round insieme a Klay Thompson, già campione nel 2016, e Devin Booker, entrambi primi a quota 19. In finale il neo acquisto dei Los Angeles Clippers non va oltre i 17 punti, il cecchino dei Golden State Warriors ne mette a segno ben 25, ma la stella emergente dei Phoenix Suns non fa sconti e decide di scrivere l’ennesima pagina di storia a soli 21 anni.

 

Il classe ’96, infatti, conclude la gara con la bellezza di 28 punti, stabilendo un record per ciò che concerne la gara del tiro da tre punti. Booker si aggiudica così il titolo di campione del JBL Three-Point Contest, ma le emozioni della serata non sono ancora finite. Nella gara delle schiacciate, infatti, Dennis Smith jr., Donovan Mitchell, Larry Nance jr. e Victor Oladipo offrono acrobazie di rara bellezza, lasciando a bocca aperta giudici, spettatori, colleghi e compagni di squadra presenti.

 

Il neo giocatore dei Cleveland Cavaliers tributa il padre indossando la sua maglia e ripetendo la schiacciata che gli permise di vincere lo Slam Dunk Contest nel 1984, il rookie dei Dallas Mavericks impressiona per la capacità di rimanere sospeso in aria e passare facilmente da una mano all’altro in una frazione di secondo, la rivelazione degli Indiana Pacers schiaccia con indosso la maschera del supereroe Black Panther e la matricola degli Utah Jazz fa un tributo all’ex leggenda della squadra di Salt Lake City Darrell Griffith e a Vince Carter, vincitore della gara nel 2000.

 

A superare il primo turno sono Larry Nance jr. con 93 punti (44+49) e Donovan Mitchell con 98 (50+48), mentre Victor Oladipo e Dennis Smith jr. vengono eliminati, rispettivamente con 71 (31+40) e 89 (39+50) punti. La finale risulta piuttosto equilibrata, con Nance jr. che totalizza 46 punti contro i 50 di Mitchell. Il primo ottiene il massimo per la sua seconda ed ultima schiacciata, ma il secondo riesce a strappare la vittoria grazie ai 48 punti con cui chiude la sua serata (gliene bastavano 47 per vincere), conquistando il riconoscimento di campione del Verizon Slam Dunk Contest.