Il prossimo Draft sarà uno dei più talentuosi degli ultimi anni, in cui numerosi prospetti interessanti si giocheranno la propria chance di approdare in NBA e rientrare tra i sessanta volti nuovi che verranno selezionati dopo la post season. Tra questi, spiccano i vari DeAndre Ayton, Marvin Bagley, Michael Porter jr., Luka Doncic, Mohamed Bamba, Jaren Jackson jr., Wendell Carter e Trae Young, ma non è da meno Kostas Antetokounmpo, fratello minore di Giannis, leader e uomo franchigia dei giovani ed ambiziosi Milwaukee Bucks, e di Thanasis, che dopo un breve trascorso ai New York Knicks (appena 2 presenze nel 2015-2016 con una media di 3 punti e 0,5 rimbalzi) ha ritrovato continuità in patria, al Panathinaikos.

 

Nato il 16 maggio 1998 ad Atene, capitale della Grecia, al pari degli altri due fratelli cestisti, Kostas Antetokounmpo milita attualmente tra le fila dei Dayton Flyers, squadra dell’Università di Dayton, in Ohio, e sta viaggiando a medie di 5,2 punti, 2,9 rimbalzi, 0,4 assist, 1,1 stoppate e 0,2 palle recuperate per partita col 57,4% al tiro dal campo in appena 15,1 minuti d’impiego per gara. Statistiche non certamente esaltanti, in virtù anche e soprattutto dello scarso minutaggio avuto sin qui, ma ad appena 20 anni Kostas ha già dimostrato di poter dire la sua in NBA, anche se ci vorrà ancora del tempo per capire se potrà avere un futuro nella lega.

 

Quel che è certo è che il passaggio dal college alla lega cestistica più famosa al mondo è una tappa che in pochi giocatori riescono a reggere, anche perché comporta un innalzamento tale della pressione nei confronti dei giovani talenti provenienti da licei ed università statunitensi che causa non poche difficoltà a ragazzi che approcciano ad un universo tanto affascinante quanto complicato. Se è vero che tante matricole hanno compiuto il grande salto con una naturalezza e una personalità degne di nota, è pur vero che ogni anno tanti giocatori apparentemente promettenti finiscono nel dimenticatoio, vengono assegnati alle squadre di D-League o tagliati dal proprio roster.

 

In quest’ultima categoria rientrano, tra i casi più eclatanti degli ultimi anni, senza alcun dubbio Hasheem Thabeet, seconda scelta al primo turno dei Memphis Grizzlies nel 2009, davanti a giocatori del calibro di James Harden (3°), Stephen Curry (7°) e DeMar DeRozan (9°), ed Anthony Bennett, prima scelta assoluta dei Cleveland Cavaliers al Draft 2013 – preferito a Victor Oladipo (2°) e allo stesso Giannis Antetokounmpo (15°) – rivelatosi in poco tempo una delle peggiori prime scelte di sempre. Ciò detto, è doveroso segnalare che così come tanti giocatori tra i primi selezionati deludano le aspettative, ci sono tanti altri talenti chiamati con scelte basse al primo turno o al secondo giro che sorprendono in positivo e diventano vere e proprie rivelazioni.

 

Ce la farà il giovane Kostas a fare compagnia a suo fratello e a trovare continuità d’impiego e di rendimento in una lega del calibro della NBA? In attesa dell’ormai imminente Draft e scoprire quale sarà il futuro del classe ’98, è impossibile non fantasticare sulla possibilità di assistere a frequenti duelli tra fratelli e, chissà, magari i due potrebbero ritrovarsi a giocare insieme. La famiglia Antetokounmpo in NBA sta davvero per allargarsi o Kostas sarà costretto a cercare fortuna in Europa come l’altro fratello maggiore Thanasis?