Questa notte Kevin Durant tornerà in campo dopo l’infortunio per aiutare i suoi Golden State Warriors a concludere nel migliore dei modi la regular season attualmente in corso. Il numero 35 della franchigia californiana, infatti, ha saltato le ultime sei partite e non gioca dalla vittoria per 117-106 contro i Los Angeles Lakers maturata lo scorso 15 marzo alla Oracle Arena di Oakland, in cui mise a referto 26 punti, 5 rimbalzi, 6 assist, una stoppata e 2 palle recuperate col 52,6% al tiro (10/19).

 

Nelle 60 partite sin qui disputate, KD ha fatto registrare medie di 26,6 punti, 6,8 rimbalzi, 5,4 assist, 1,9 stoppate e 0,8 palle recuperate col 52% dal campo e il 43% da dietro l’arco, recitando un ruolo di primo piano in una stagione tutt’altro che semplice per i Warriors. Pur non avendo mai abbandonato le prime due posizioni della Western Conference, infatti, i ragazzi della Baia hanno già raccolto 20 sconfitte, dopo che negli ultimi tre anni non hanno mai perso più di 15 gare.

 

Tra i tanti infortunati, da Steph Curry a Klay Thompson, anche Kevin Durant è stato spesso e volentieri costretto a stare lontano dal campo in seguito a problemi fisici, saltando 14 partite fino a questo momento. Ancora priva degli Splash Brothers Curry (che molto probabilmente salterà anche il primo turno dei playoff) e Thompson e di Draymond Green, Golden State tornerà ad affidarsi all’MVP della scorsa edizione delle Finals nella gara in programma nella notte alle 4:30 italiane contro i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo.

 

Una notizia più che positiva per Steve Kerr, che spera che i suoi possano interrompere l’attuale trend piuttosto negativo: i Warriors, infatti, sono reduci da 2 sconfitte consecutive e, nelle 6 gare disputate senza poter contare sul fondamentale apporto di Kevin Durant, hanno perso ben 4 volte. Quella contro i Cervi del Wisconsin sarà la terzultima partita stagionale tra le mura amiche per i Warriors, che nelle altre 5 gare rimanenti saranno ospiti, nell’ordine, di Sacramento Kings, Oklahoma City Thunder, Indiana Pacers, Phoenix Suns e Utah Jazz.

 

Interpellato in merito alla possibilità di rincontrare Kyrie Irving nelle prossime Finals, dopo averlo già sfidato e battuto lo scorso anno nel terzo duello consecutivo tra i Golden State Warriors e i Cleveland Cavaliers, KD ha speso parole al miele per l’attuale leader dei Boston Celtics, tra le favorite per interrompere l’egemonia dei Cavs ad Est. “Affrontare Kyrie Irving nelle Finals dello scorso anno mi ha fatto rendere conto di quanto sia dannatamente forte”: questo il pensiero di Durant sul numero 11 dei Celtics di Brad Stevens, che la scorsa estate ha deciso di salutare l’Ohio e tentare una nuova esperienza professionale senza l’ombra di LeBron James.

 

Una battaglia per l’anello tra Durant e Irving promette spettacolo e di certo i due regalerebbero un duello ricco di emozioni e colpi di scena, ma le rispettive squadre, Golden State Warriors da una parte e Boston Celtics dall’altra, dovranno farsi valere nelle due Conference se vorranno arrivare all’atto finale: per quanto riguarda Ovest, quest’anno va registrato un progressivo indebolimento dei San Antonio Spurs e una rapida ascesa degli Houston Rockets, mentre ad Est restano favoriti i Cleveland Cavaliers e rappresentano una potenziale sorpresa i Toronto Raptors.