Gli Houston Rockets soffrono più del previsto in gara-1 contro i Minnesota Timberwolves, tirando insolitamente male da dietro l’arco (27% con 10/37), ma riescono comunque ad imporsi grazie ad una straordinaria prestazione del loro leader James Harden e a una prova di grande maturità da parte di Clint Capela. Agli ospiti, dunque, non bastano cinque giocatori in doppia cifra per avere la meglio sui padroni di casa: tra le sorprese spicca Derrick Rose, mentre delude e non poco Karl-Anthony Towns al suo debutto assoluto in post season. Al Toyota Center finisce 104-101 per la squadra di Mike D’Antoni, che come da pronostico si porta a casa la prima partita della serie di un primo turno che si preannuncia tra i più intriganti della Western Conference e non solo.

 

MINNESOTA TIMBERWOLVES

 

JEFF TEAGUE: 6

Resta in campo poco meno di mezzora, quanto gli basta per sfiorare la tripla doppia: l’ex Atlanta Hawks, infatti, mette a referto 15 punti, 9 rimbalzi, 8 assist, una palla recuperata e stoppata, tirando col 44% dal campo (4/9), pur risultando poco ispirato da dietro l’arco (25% con 1/4).

JIMMY BUTLER: 5,5

Ha il merito di non mollare mai e di lottare fino alla fine, pur non essendo ancora al top della forma. Dal primo violino dei Lupi ci si aspettava qualcosa in più, anche e soprattutto in fase offensiva: per lui appena 13 punti, 5 rimbalzi, 3 assist e 2 palle recuperate col 36,4% dal campo (4/11) e il 40% da tre (2/5). Nel finale ha la possibilità di pareggiare i conti, ma sbaglia la tripla del possibile 104-104.

DERRICK ROSE: 6,5

Il più giovane MVP di sempre appare particolarmente ispirato in uscita dalla panchina, regalando varie giocate degne di nota e lampi di classe cristallina che riportano la mente degli appassionati ai tempi in cui indossava la maglia dei Chicago Bulls: per lui 16 punti, 2 rimbalzi e 4 assist col 50% al tiro sia dal campo (7/14) che da tre (1/2) in appena 23’.

ANDREW WIGGINS: 6

Miglior scorer dei suoi con 18 punti, un buon 46,7% dal campo (7/15) e 33,3% da dietro l’arco (1/3), l’ala canadese mette a referto anche 6 rimbalzi e un assist, dando un apporto più che significativo alla sua squadra, in particolar modo in attacco.

KARL-ANTHONY TOWNS: 4,5

Probabilmente KAT sognava un debutto ai playoff molto diverso: il prodotto di Kentucky, infatti, fa registrare appena 8 punti, 12 rimbalzi, 2 assist e una stoppata col 33,3% dal campo (3/9), sbagliando entrambe le triple tentate e non riuscendo mai a ripetere quanto fatto nella regular season da poco conclusasi, apparendo dunque soltanto un lontano parente del dominante centro messosi in mostra sin qui.

 

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 5,5

Si accende soltanto a sprazzi e, nonostante qualche lampo di classe assoluta, appare in netta difficoltà rispetto al solito, tanto da far registrare ben 6 palle perse. Dopo un inizio da dimenticare si rialza parzialmente, mettendo a referto 14 punti, 3 rimbalzi, 4 assist e 2 palle recuperate col 35,7% dal campo (5/14) e un pessimo 16,7% da dietro l’arco (1/6).

JAMES HARDEN: 8,5

In una gara in cui i suoi Rockets soffrono più del dovuto, il Barba si carica la squadra sulle spalle e risulta a dir poco micidiale, chiudendo il primo tempo con 19 punti e segnandone 12 nel solo terzo periodo. Sul finire del quarto quarto, con Houston avanti di un solo punto (87-86), mette a segno cinque canestri in fila e fa schiacciare Capela con un gran alley oop: per lui 44 punti, 4 rimbalzi, 8 assist e 2 palle recuperate col 57,7% dal campo (15/26) e col 58,3% da tre (7/12).

ERIC GORDON: 5

Solitamente ha un impatto devastante o comunque piuttosto significativo in uscita dalla panchina, ricoprendo alla grande il ruolo di sesto uomo dei suoi Rockets. Non nella prima gara dei playoff contro Minnesota, che chiude con appena 7 punti, un rimbalzo, 2 assist, una palla recuperata e una stoppata col 30% dal campo (3/10) e un inusuale 14,3% dalla lunga distanza (1/7).

TREVOR ARIZA: 5

È un giocatore imprescindibile per Houston e per il sistema di gioco di coach D’Antoni, ma vive una serata di grandi difficoltà al tiro, sia dal campo (16,7% con 1/6) che, in particolar modo, dalla lunga distanza (0/4) e non è impeccabile nemmeno dalla lunetta (25% con 1/4). La sua serata no si chiude con appena 3 punti, 5 rimbalzi e 2 palle recuperate.

CLINT CAPELA: 7,5

Parte col piede ben piantato sull’acceleratore e mette a referto una doppia doppia già nel corso del primo tempo, chiudendo con 24 punti, 12 rimbalzi, un assist, una palla recuperata e 3 stoppate con un più che positivo 66,7% al tiro (10/15) e un eccellente 4/4 dalla lunetta.