I Boston Celtics hanno cominciato nel migliore dei modi la serie del primo turno dei playoff contro i Milwaukee Bucks, imponendosi sia in gara-1 (113-107 all’overtime) che in gara-2 (120-106), nonostante le pesanti assenze degli infortunati Kyrie Irving, Gordon Hawyard e Marcus Smart. La squadra di Brad Stevens, dunque, sembra destinata ad approdare alle semifinali di Conference e sfidare la vincente della sfida tra Philadelphia Sixers e Miami Heat, anche se per farlo dovrà vincere altre due partite.

 

Milwaukee, dal canto suo, confida nel pubblico a favore per riequilibrare la serie nelle prossime due gare, anche se non sarà semplice. Nonostante le ottime prestazioni di Giannis Antetokounmpo e Khris Middleton, infatti, ci si aspetta qualcosa in più dal playmaker titolare Eric Bledsoe, arrivato nel Wisconsin per innalzare il livello tecnico della squadra.

 

L’ex Phoenix Suns ha sofferto e non poco il duello col supplente di Irving, Terry Rozier, che ha messo a referto 23 punti, 4 rimbalzi e 3 assist in gara-1, decidendo la gara all’overtime, e 23 punti, 3 rimbalzi e 8 assist in gara-2 e, soprattutto, zero palle perse in entrambe le sfide, risultando dunque tra i migliori della franchigia del Massachusetts. Nonostante il classe ’94 abbia stravinto fin qui il duello con Bledsoe, quest’ultimo non ne ha affatto elogiato la qualità delle prestazioni offerte.

 

Tra i due, del resto, non corre buon sangue, ragion per cui Bledsoe, presumibilmente frustrato per non aver retto il confronto nelle prime due partite della serie contro un giocatore decisamente più inesperto, non gliele ha mandate a dire in conferenza stampa. Alla domanda di un giornalista, che gli aveva chiesto come fosse andato il duello con Rozier nelle prime due gare, il playmaker dei Bucks ha così risposto: “Chi? Terry Rozier? Non ho idea di chi c***o sia”. “Non mi va di dare seguito a queste provocazioni”, ha risposto Rozier, anche se in realtà era stato proprio ad accendere la miccia del duello fuori dal campo.

 

Al termine della gara-1 vinta al tempo supplementare, proprio grazie ad un canestro decisivo del vice di Kyrie Irving, infatti, Rozier aveva chiamato Bledsoe “Drew”, paragonandolo dunque al noto quarterback dei New Orleans Saints Drew Brees. Non è chiaro se il numero 12 dei Boston Celtics volesse ironizzare sul classe ’89 dei Bucks, ma quest’ultimo non ha perso tempo a rispondere, infastidito probabilmente anche dall’esito del duello sul parquet, il cui vincitore finora risponde al nome di Terry Rozier.

 

Il confronto tra i due, almeno per ciò che concerne provocazioni post partita ai microfoni dei giornalisti, sembra destinato a concludersi senza ulteriori polemiche. Quello sul campo, invece, proseguirà almeno per altre due partite, stavolta con Bledsoe che punterà a riscattarsi all’Harris Bradley Center di Milwaukee. Qualora i Bucks dovessero riuscire a riaprire o addirittura a rimettere in equilibrio la serie, Bledsoe e Rozier si affronterebbero in ulteriori due gare.