Se dovessimo valutare un giocatore in base alla sua particolarità, la sua follia e il suo modo ambiguo di vivere invece della sua bravura a giocare a pallacanestro, Dennis Keith Rodman sarebbe stato MVP di tutte le stagioni in cui ha giocato e sarebbe sicuramente stato il migliore di tutti i tempi.
No che non fosse un giocatore talentuoso , i 5 titoli ne sono infatti la prova, ma “The Worm” si è anche distinto per il suo inimitabile modo di fare, sia al di dentro che al di fuori di un rettangolo con dei canestri ai suoi lati.

Rodman nacque a Trenton nel 1961 e cresciuto senza un padre non ebbe mai effettivamente pensato di intraprendere una carriera cestistica tranne quando improvvisamente negli anni universitari crebbe di ben 23 cm arrivando così ad un’altezza dignitosa per poter usare al meglio il suo fisico , fisico che permise a Phill Jackson di dichiarare l’ex giocatore dei Bulls come miglior atleta che egli abbia mai allenato proprio dal punto di vista corporeo (ricordiamo che Phill Jackson allenò tra l’altro atleti come Jordan, Shaq e Kobe).

Rodman venne scelto alla 27 dai Detroit Pistons e due anni dopo guidati da Isiah Thomas vinse con i “Bad Boys” due titoli consecutivi.
Nel ’93 venne ceduto agli Spurs di David Robinson con cui giocò per due anni , ed in seguito l’approdo a Chicago per andare a vincere gli indimenticabili tre titoli consecutivi di cui si parla ancora ora insieme a Pippen e Jordan.
Rodman oltre ad aver vinto 5 titoli, guidò anche per 7 volte consecutive il campionato in statistiche di rimbalzi prendendosi quindi l’appellativo di miglior rimbalzista della decade in cui giocò.
In oltre il suo soprannome, ossia “The Worm” (Il Verme), gli si addice in pieno perché anche se assegnatogli prima di iniziare a giocare a basket, egli letteralmente sgusciava tra gli avversari per prendere i rimbalzi e non solo, si dice che riusciva ad entrare “sottopelle” agli avversari anche dal punto di vista psicologico .

Insomma, Dennis Rodman fu uno dei giocatori più controversi, se non il più controverso di tutti i tempi, voleva eccedere in tutto quello che faceva, dal modo di giocare al modo di vestire, dalla diversa tinta dei capelli alle feste a cui partecipava, insomma un uomo completamente fuori dagli schemi.
Una sera venne trovato con un fucile in un parcheggio intento , a sua detta, a uccidere il vecchio Dennis per lasciarne spazio ad uno novo, oppure quando si presentò alla presentazione della sua autobiografia indossando un vestito da sposa. Il culmine lo raggiunse quando nel 2013 in un viaggio in Corea del Nord conobbe il presidente Kim Jong-un con il quale intraprese una sentita amicizia, essendo quindi secondo lui responsabile del mancato attacco della Corea del Nord agli Stai Uniti. Egli in seguito dichiaro che sarebbe dovuto essere candidato al Nobel per la Pace , e che se non fosse stato così allora il mondo non funziona come dovrebbe.

Tante altre sono le pazzie che fece quest’uomo, sia dentro che fuori da un campo di basket, ma possiamo affermare per certo che Dennis Rodman è la perfetta incarnazione di una delle canzoni più raffigurative di uno dei più grandi cantautori italiani ovvero Vasco Rossi. Il brano in questione è “Vita spericolata”… se non la conoscete andatela a sentire…sarete sicuramente d’accordo su questo…

 

Stefano Virgadaula