La fiducia è alta a New Orleans e non potrebbe essere d’altronde dopo una stagione a dir poco sorprendente. I Pelicans si trovano dove non avrebbero mai immaginato a inizio anno: semifinale di Conference e morale alle stelle, perché sì i NOP fanno davvero paura. La seconda parte di stagione conclusa con la qualificazione ai Playoff da un Anthony Davis in formato MVP ed un primo turno concluso con un netto 4-0 su Portland ha rinvigorito le speranze della squadra della Louisiana. Dopo l’infortunio di Boogie, i giocatori di New Orleans hanno fatto il cosiddetto salto di qualità, non subendo alcun contraccolpo psicologico, ma responsabilizzandosi l’un l’altro.

Ne sono esempio i vari comprimari: Rajon Rondo, Jrue Holiday, Nikola Mirotic, Jordan Crawford, Miller Moore. Il primo, dopo i successi a Boston, sembrava aver smarrito la bussola e i fallimenti a Dallas e a Sacramento avevano quasi compromesso la sua carriera. Poteva essere il classico giocatore nella sua parabola discendente, ma Rajon ha deciso di rimettersi in gioco  prendendo le redini della squadra in mano, sia come titolare che da sesto uomo. L’euforia e la fiducia in seguito alla serie dominata con i Portland Trail Blazers ha portato RR a rilasciare delle dichiarazioni molto forti sulla scelta di indossare la casacca di New Orleans:

 

“Sono venuto qui per vincere un anello”

 

Rondo è sempre stato un personaggio sopra le righe, lo ha sempre dimostrato nel corso della sua carriera e nemmeno ai Pelicans si smentisce. Non è più ai livelli di inizio carriera, ma il Rondo che stiamo vedendo ora ha fatto davvero un passo in avanti rispetto a inizio stagione mettendo in mostra il repertorio che da sempre lo ha contraddistinto: assist fuori da ogni logica, QI cestistico di un’altra categoria e leadership da campione. Rondo è tornato e vuole crederci fino all’ultima partita. Chi segue il mood di Rondo è il suo capitano, Anthony Davis, che anche lui si sbilancia in questo periodo PlayOff:

 

“Sappiamo di poterli battere”

 

Il riferimento è ovviamente alla loro attuale rivale nella semifinale di Conference, ovvero i Golden State Warriors. Servirà un’ulteriore impresa ai ragazzi di Alvin Gentry per passare al prossimo turno e giocarsi la finale di Conference contro una tra Utah Jazz e Houston Rockets. Lo 0-2 che stanno rimediando nella serie con gli Warriors rende la strada decisamente in salita e in tanti danno i Pelicans già spacciati. Sicuramente il rientro di Steph Curry non fa che “peggiorare” le cose per New Orleans: Gara3 sarà decisiva per il proseguo della serie. Una vittoria dei Pelicans riaccenderebbe le speranze di tifosi e franchigia rendendo questo finale di stagione davvero speciale, una sconfitta decreterebbe il totale dominio dei fenomeni della Baia, proiettandoli direttamente in finale.

L’aria è comunque cambiata a New Orleans, a prescindere dal risultato di questa Post Season. La squadra c’è e vuole mantenersi su questi livelli anche negli anni a venire: basterebbero un paio di innesti per raggiungere il livello delle migliori?