Dopo aver militato per 15 anni in NBA, mettendo insieme 910 presenze in regular season e 91 nei playoff, Nick Collison ha annunciato pochi giorni fa il suo ritiro dal basket giocato. Il lungo classe ‘80 ha militato tra le fila dei Seattle SuperSonics dal 2003 al 2008, rimanendo nella squadra anche dopo il passaggio ad Oklahoma City, con i cui Thunder ha disputato le Finals nel 2012, arrendendosi soltanto al cospetto dei Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh. 

Selezionato con la dodicesima scelta assoluta al Draft 2003, lo stesso in cui entrarono in NBA i tre fuoriclasse sopracitati, Collison si è sin da subito distinto per la sua grinta e la sua tenacia, divenendo in breve tempo un importante punto di riferimento della franchigia di Seattle e recitando un ruolo determinante anche in quel di Oklahoma, in cui negli ultimi anni di carriera si è fatto apprezzare anche e soprattutto come uomo spogliatoio. La sua carriera da professionista si chiude con medie di 5.9 punti, 5.2 rimbalzi, 1.0 assist, 0.5 palle recuperate e 0.5 stoppate per partita col 53,4% al tiro. 

Nella lettera che ha scritto per annunciare il proprio ritiro, Collison ha ripercorso i suoi 15 anni di carriera in NBA: “È stata un’avventura incredibile, ma è il momento di dire basta. Sono felice di aver militato per tutta la carriera per una sola franchigia, seppur in due città diverse. Ho giocato al fianco di due MVP, quasi sicuramente tre, e futuri Hall of Famer, ho vissuto dieci anni fantastici ad Oklahoma. Amo KD, mi manca tantissimo. Con James ho giocato il miglior basket della mia carriera. Ricordo ancora quando andai a casa sua la notte che fu ceduto agli Houston Rockets, fu un pugno nello stomaco. Sono molto contento di aver visto Russ crescere non soltanto come giocatore ma anche e soprattutto come uomo, per me è come un fratello minore”.

38 anni da compiere il prossimo 26 ottobre, Collison ha anche vinto l’oro ai Campionati americani nel 2003 con la Nazionale statunitense, giocando al fianco, tra gli altri, di autentici fenomeni del calibro di Tracy McGrady, Jason Kidd, Allen Iverson, Shaquille O’Neal, Vince Carter, Ray Allen, Tim Duncan e Richard Jefferson. Tra i momenti migliori della sua ultima stagione in NBA, impossibile non citare la gran schiacciata contro i Phoenix Suns, un gesto tecnico che manda letteralmente in visibilio i suoi compagni di squadra, tra cui Russell Westbrook e Paul George.