Dopo aver vinto il titolo NBA nel 2011, battendo per 4-2 i Miami Heat del Big Three composto da LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh, i Dallas Mavericks sono stati risucchiati gradualmente da un vortice di risultati negativi e stagioni da dimenticare, con ben quattro eliminazioni al primo turno dei playoff nelle successive sette stagioni.

 

Negli ultimi due anni, inoltre, i Mavs non sono riusciti ad approdare alla post season, prendendo la via della ricostruzione per tornare ai fasti di un tempo il più presto possibile. In questo senso, Dallas ha pescato con la nona scelta assoluta il playmaker Dennis Smith jr. la scorsa estate, rivelatosi un giocatore piuttosto talentuoso sin dal momento in cui ha messo piede in NBA. 

 

Al prodotto di North Carolina si è aggiunto quest’anno Luka Doncic, sloveno classe ‘99 che si è già messo in mostra in Europa, vincendo l’Europeo con la Nazionale slovena e l’Eurolega e il campionato spagnolo con il Real Madrid (nelle ultime due le manifestazioni, inoltre, è stato eletto MVP). Selezionato con la terza scelta assoluta (la quinta, Trae Young, è stata scambiata con gli Atlanta Hawks), Doncic formerà un backcourt tanto giovane quanto promettente con Smith jr.: i due hanno le maggiori responsabilità nel far sì che il piano per la risalita dei Mavericks vada a buon fine.

 

Oltre a loro, però, si segnala anche l’arrivo di Kostas Antetokounmpo, fratello minore del leader e principale punto di riferimento dei Milwaukee Bucks Giannis Antetokounmpo: prelevato con la sessantesima ed ultima scelta, il classe ‘97 potrebbe rivelarsi una steal del recente Draft e intende dimostrare di avere tutte le carte in regola per dire la sua in NBA. 

 

Al di là del Draft, Dallas tiene sotto controllo anche la situazione di alcuni free agents di lusso: su tutti spicca DeMarcus Cousins, attualmente ai box in seguito alla rottura del tendine d’Achille riportata lo scorso gennaio. Boogie, infatti, appare sempre più lontano dai New Orleans Pelicans e potrebbe divenire l’obiettivo numero uno dei Mavericks, soprattutto dopo che questi ultimi non hanno scelto un lungo al Draft (nei giorni scorsi erano accostati in particolare a Mohamed Bamba).

 

La rinascita dei Mavs, però, passa anche dai veterani, con Dirk Nowitzki che il prossimo anno giocherà la sua ventunesima stagione in NBA e avrà un ruolo fondamentale nel processo di adattamento dei tanti giovani talenti presenti nel roster a disposizione di coach Rick Carlisle, su tutti Luka Doncic. Dopo la gloriosa era del tedesco classe ‘78, vincitore di un MVP della regular season, un MVP delle Finals e un titolo NBA, dunque, un altro talento europeo si appresta a scrivere importanti pagine della storia della franchigia texana.

 

Dalla mediocrità al successo, il passo non è affatto breve, ma continuando a compiere scelte oculate e utili a potenziare una squadra piuttosto in difficoltà, i Mavericks avranno dalla loro il materiale adatto per tornare a porsi traguardi di un certo livello e giocarsi le proprie carte, perlomeno in ottica playoff. Prima di tutto, però, Dallas non dovrà avere fretta, onde evitare di rallentare la crescita dei giovani e illudersi di una rinascita possibile ma che richiederà tempi relativamente lunghi.