La scorsa notte, i Golden State Warriors hanno portato a casa la vittoria numero cinque in sei sfide sin qui disputate in quest’avvio di regular season, asfaltando i New York Knicks al Madison Square Garden con un netto 128-100. Dopo tre quarti piuttosto equilibrati, con il primo terminato sul 53-53 e il terzo periodo sull’84-81 in favore dei padroni di casa, i campioni in carica hanno fatto registrare un parziale di 47-16 negli ultimi 12’.

 

Merito anche e soprattutto delle prestazioni da incorniciare di Steph Curry e Kevin Durant, autori rispettivamente di 29 punti, 4 rimbalzi, 2 assist e una palla recuperata col 55,6% al tiro (10/18) e il 54,5% da dietro l’arco (6/11) e di 41 punti (di cui 25 nel solo ultimo quarto), 9 rimbalzi e 5 assist col 70,8% dal campo (17/24) e il 55,6% dalla lunga distanza (5/9).

 

Ancora privi degli infortunati Kristaps Porzingis e Kevin Knox, i Knicks hanno fatto il massimo per provare ad aggiudicarsi una pesantissima vittoria contro i campioni in carica e regalare una gioia memorabile ai propri tifosi nella suggestiva cornice del Madison Square Garden, ma non c’è stato nulla da fare contro Curry, Durant e soci. 

 

Alla squadra di coach David Fizdale va comunque riconosciuto il merito di aver dato parecchio filo da torcere per gran parte della gara, quarto conclusivo escluso. Proprio l’ex head coach dei Memphis Grizzlies, nonché assistant coach dei Miami Heat dal 2008 al 2015, ha detto la sua sull’ennesima prova da incorniciare di Curry: “Non ho mai visto niente di simile, tranne che nei videogame”, ha dichiarato Fizdale, elogiando il due volte MVP e tre volte campione NBA in forza ai Warriors.