Secondo successo di fila per gli Houston Rockets, che al Toyota Center superano con un netto 121-105 i Chicago Bulls. Questi ultimi ritrovano Lauri Markkanen e lo schierano per la prima volta nel corso di questa regular season. Prima presenza assoluta nel 2018-2019 anche per Nene, rientrato finalmente a disposizione di coach D’Antoni.

 

Houston chiude col 50% dal campo (42/84) e il 39% da dietro l’arco (16/41), mentre Chicago non va oltre il 44% al tiro (39/88) e il 25% dalla lunga distanza (8/32). Ben sette i giocatori in doppia cifra per i Rockets, ossia i cinque titolari Paul, Harden, Ennis, Tucker e Capela più Gordon e Green, soltanto quattro per i Bulls (LaVine, Parker, Holiday e Markkanen).

 

Torna finalmente a risultare influente la second unit dei Razzi, che mette a referto 40 punti (25 siglati dai soli Gordon e Green), contro i 29 di quella dei Tori.

 

CHICAGO BULLS

 

JUSTIN HOLIDAY: 5,5

Nonostante tiri in maniera tutt’altro che eccelsa sia dal campo (30% con 4/13) che dalla lunga distanza (12,5% con 1/8), riesce comunque a far registrare 11 punti, 3 rimbalzi, un assist, ben 4 palle recuperate e una stoppata in 26′.

ZACH LAVINE: 7,5

Trascinatore assoluto dei suoi Bulls, il suo apporto però non è sufficiente per ostacolare dei Rockets in netta ripresa: per l’ex Timberwolves ben 29 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 2 steals e altrettante stoppate con un a dir poco positivo 65% al tiro (11/17) e il 40% da tre (2/5).

JABARI PARKER: 7

Prova più che convincente per l’ex Milwaukee Bucks, che mette a referto una bella doppia doppia da 21 punti, 12 rimbalzi, 2 assist, una palla recuperata e una stoppata con un ottimo 53% dal campo (8/15) e col 33% dalla lunga distanza (1/3).

LAURI MARKKANEN: 5,5

Torna in campo dopo un lungo stop per infortunio e fa registrare 10 punti, 4 rimbalzi, una palla recuperata e una stoppata in 26′ in uscita dalla panchina, pur tirando con appena il 29% dal campo (4/14). Decisamente meglio dalla lunga distanza (33% con 2/6), ma deve ancora ritrovare la condizione migliore.

WENDELL CARTER JR.: 6

Il rookie classe ’98 ha il difficile compito di fronteggiare Clint Capela e non se la passa benissimo, ma riesce comunque a sfiorare la doppia doppia: per lui, infatti, 8 punti, altrettanti rimbalzi, un assist e una stoppata col 50% al tiro (3/6) in 33′.

 

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 7

Pur non tirando benissimo (36% dal campo con 4/11 e 29% da oltre l’arco con 2/7), CP3 risulta come al solito fondamentale per i suoi, facendo registrare una doppia doppia da 12 punti, 3 rimbalzi e ben 13 assist, 2 palle recuperate e una stoppata che ne testimoniano l’estrema importanza per il sistema di gioco di coach D’Antoni.

JAMES HARDEN: 8

Ennesima prova da incorniciare per il Barba, autore di ben 30 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e una palla recuperata col 56% al tiro (9/16) e il 54,5% da dietro l’arco (6/11) in appena 30′. L’MVP si fa ancora una volta apprezzare sia per il consueto quanto determinante contributo in fase offensiva, sia per l’impegno e l’abnegazione in fase difensiva.

JAMES ENNIS: 6,5

Prestazione più che positiva per l’ex Detroit Pistons, che si fa valere su entrambi i lati del campo: per lui 10 punti, 3 rimbalzi, una palla recuperata e una stoppata con un buon 57% al tiro (4/7) e il 33% dalla lunga distanza (1/3) in 25′.

P.J. TUCKER: 6,5

Offre il consueto mix di grinta e dinamismo in fase difensiva e risulta la solita minaccia da dietro l’arco, chiudendo la sua serata con 11 punti, 6 rimbalzi, un assist e una palla recuperata col 50% dal campo (4/8) e il 40% da tre (2/5).

CLINT CAPELA: 7,5

Altra prova da candidato All-Star per il giovane centro svizzero, capace di mettere a referto la quindicesima doppia doppia della sua stagione: 18 punti, 15 rimbalzi e una stoppata col 64% al tiro (7/11) per il classe ’94.