Quella da poco conclusasi è stata una serie di playoff a dir poco significativa per Damian Lillard, che ha dimostrato a tutto il mondo di essere uno dei migliori giocatori della lega, non soltanto nel suo ruolo, e di poter indossare i panni del leader e del trascinatore anche e soprattutto ai playoff. La sua prestazione da 50 punti, 7 rimbalzi, 6 assist, 3 palle recuperate e una stoppata col 51.5% dal campo (17/33) e il 56% da dietro l’arco (10/18) ha steso gli Oklahoma City Thunder in gara-5 e permesso ai suoi Portland Trail Blazers di tornare alle semifinali di Conference.

La point guard classe ’89 sta vivendo la miglior post-season della sua carriera e in cinque partite contro OKC ha messo a referto numeri pazzeschi (33 punti, 4.4 rimbalzi, 6 assist e 2.4 palle rubate col 46% al tiro e il 48% dalla lunga distanza), riscattandosi ampiamente dopo la delusione dello scorso anno, lo sweep incassato al primo turno contro i New Orleans Pelicans di Anthony Davis, Rajon Rondo e Jrue Holiday.

Nel corso della serie con i Thunder, Lillard è stato spesso protagonista di diverbi e frecciatine con i suoi avversari, in particolar modo con Russell Westbrook. “Russ ha detto che mi ha fatto il culo per anni. Non era assolutamente così. Ad ogni modo, il momento della verità era questo, aveva l’occasione giusta per dimostrarlo e abbiamo visto come sono andate le cose.”, ha dichiarato il numero 0 dei Portland Trail Blazers, decisivo con la tripla sulla sirena del quarto quarto di gara-5, che ha permesso ai suoi di imporsi per 118-115 e di chiudere i giochi.