La lunghissima stagione 2019/20 è ormai alle spalle, ma già ci stiamo preparando per l’inizio della prossima.

Prima del via ufficiale avranno luogo la free agency e poi il Draft Nba 2020, entrambi (eccezionalmente) a novembre.

Nel mentre, per far passare il tempo, c’è chi ha deciso di tornare a far parlare di se. Stiamo parlando dell’ex campione NBA con la maglia dei Boston Celtics Paul Pierce.

The Truth, infatti, ha stilato una lista di quelli che, secondo lui, sono i cinque giocatori più difficili da marcare della NBA attuale.

La prima domanda che tanti si sono fatti e si faranno è: ci sarà Lebron? Si, c’è anche The King, che invece l’ex Celtics escluse dalla sua lista dei cinque più forti di sempre.

Si sa che tra i due non corre buon sangue per via dello sputo rifilato in pre-season nel 2004 dall’ex campione all’allora giovane stella dei Cavs.

Fatto che è stato svelato ai fan soltanto recentemente da Kendrick Perkins, ex compagno di entrambi. Lo stesso Pierce ha successivamente confermato la veridicità dei fatti.

Un mese fa ha anche detto che i giocatori di adesso hanno paura del nativo di Akron, mentre quelli del suo tempo no.

Nonostante ciò, anche lui riconosce la grandezza del Re, la sua capacità di essere decisivo anche a 36 anni, uno che ha il mondo sulle spalle da ormai 17 anni.

Dopo Lebron, nella top-5 di Pierce c’è Kevin Durant, fermo ormai da un anno e con tanta voglia di ricominciare da dove aveva finito.

Insieme a James, sono i due giocatori che, forse più di tutti, hanno cambiato il gioco.

KD è in grado di giocare in tutte le posizioni del campo, è alto 212 cm ma si muove come uno di 190 cm. È giusto includere anche lui in questa lista.

Lista in cui trovano posto anche James Harden, Kyrie Irving e Damian Lillard, tre top player di questa epoca.

Cominciamo dal Barba. La sua capacità di andare al ferro è straordinaria, così come la capacità di risolvere situazioni complicate.

Questo perché ha nel suo bagaglio una visione del gioco fuori dal comune. Se viene chiusa la sua penetrazione, o tira in step-back, o scarica negli angoli per i compagni. In attacco è seta pura.

Ciò non si può dire, però, per la difesa. La sua scarsa attitudine a difendere è un peso per questi Rockets, riuscirà Silas a risolvere questo problema?

Anche Irving in difesa non è niente di speciale, soprattutto quando stava a Cleveland era sempre messo nei p&r. Ma in attacco è sublime.

Nessuno, escluso Russel Westbrook, è in grado di cambiare ritmo e direzione come lui. Ha un bagaglio di soluzioni infinito, ne abbiamo avuto la prova durante le finali del 2016.

Last but not least, Damian Lillard. Anche lui è uno di quelli che ha cambiato il gioco, perché sa segnare da tutte le posizioni, anche contro difensori di grande spessore.

Come si può notare, sono tanti gli esclusi eccellenti da questa lista, in primis il due volte mvp Giannis Antetokounmpo e Steph Curry.

Il greco non ha tiro perimetrale, il tre volte campione invece in difesa è decisamente rivedibile.

Ma ci sono anche altri top player che non sono in lista, come Westbrook, Leonard, Davis, Tatum, Thompson. Quindi, i giocatori forti decisamente non mancano.