I Los Angeles Lakers non sono ancora scesi in campo dal tragico giorno in cui Kobe Bryant è venuto a mancare a causa del tristemente noto incidente in elicottero, perdendo la vita insieme a sua figlia Gianna Maria-Onore, di soli tredici anni, e ad altre sette persone. Soltanto poche ore prima, i gialloviola avevano affrontato i Sixers in quel di Philadelphia, città natale di Kobe, perdendo per 108-91 contro Joel Embiid, Ben Simmons e compagni.
Nonostante la sconfitta, LeBron James aveva superato proprio Kobe nella lista dei migliori marcatori di tutti i tempi, segnando 29 punti (gliene sarebbero bastati 11 per superare Kobe) e salendo al terzo posto a quota 33.655, dodici in più di Bryant, quarto con 33.643. Quest’ultimo si era complimentato con l’amico LeBron con un post sul suo profilo Instagram, l’ultimo.
I Lakers avrebbero dovuto affrontare i rivali dei Clippers nel derby losangelino, ma l’enorme dolore provato dall’intera comunità cestistica è ancor più forte in quel di Los Angeles, dove Kobe ha segnato un’era, non solo per i tifosi dei Lakers, così le due squadre hanno deciso di non giocare il match, rinviato a data da destinarsi, perché i giocatori erano ancora troppo scossi dalla notizia e non potevano proprio pensare di concentrarsi sulla gara. Nel frattempo, entrambe sono tornate ad allenarsi, cogliendo l’occasione per raccontare aneddoti relativi a Kobe Bryant e rendere meno pesante l’atmosfera.
I Lakers torneranno in campo allo Staples Center questa notte, per affrontare i Portland Trail Blazers di Damian Lillard e Carmelo Anthony, ma soprattutto dell’ex di turno Trevor Ariza, che nel 2009-2010 vinse il titolo proprio al fianco di Kobe. Per l’occasione, l’arena gialloviola sarà letteralmente invasa da maglie di Kobe Bryant, sia col numero 8 che col numero 24, e il campione eterno della franchigia californiana verrà ricordato con un caloroso e toccante tributo.